Chieti. “Ci è voluto oltre un anno di Governo regionale per conoscere un orientamento politico di qualche tipo, ma finalmente l’Assessore Verì, almeno a parole, ha dichiarato di essere contraria alla realizzazione del project financing per il nuovo ospedale di Chieti. Una situazione ben nota anche alla precedente Giunta regionale di centro sinistra che ha puntualmente ignorato le nostre richieste, fondate su documenti e numeri ufficiali, di fermare il progetto per evitare il rischio di uno sperpero di denaro pubblico. È una vicenda che non ho intenzione di lasciar cadere nel dimenticatoio, per questo la porterò il prima possibile all’attenzione del Consiglio regionale con un’interpellanza per vedere nei fatti, più che a parole, come questa Giunta si stia organizzando sul caso. Voglio sapere esattamente come hanno intenzione di intervenire sulla struttura, in che modo si intenderà andare avanti, con quali procedure e, soprattutto, con quale scadenza temporale”.
Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi. “Sulla vicenda – spiega – il MoVimento 5 Stelle non ha mai cambiato opinione, mantenendo fino in fondo la propria coerenza. Delegare la responsabilità in materia sanitaria agli speculatori non è una soluzione accettabile. Significa perdere completamente il controllo di ciò che accade a un diritto costituzionalmente riconosciuto, come quello alla salute. Non solo, ma il passato dimostra che il risparmio per le casse della Regione è tutt’altro che garantito”.
“In questo caso, la posta in palio è ben più alta di qualsiasi tipo di divergenza politica. Parliamo del futuro del sistema sanitario teatino e, più in generale, dell’intera Regione. Le intenzioni mostrate dall’Assessore Verì vanno nella direzione giusta e che noi indichiamo alle Istituzioni regionali da anni. Proprio sul project financing dell’Ospedale di Chieti, infatti, il MoVimento 5 Stelle è riuscito a difendere gli interessi dei cittadini grazie a esposti ad ANAC e Corte dei Conti, affinché la gestione della struttura non terminasse in mano a soggetti privati. Proteggere la salute pubblica, lasciandone il controllo in mano a chi ha il solo interesse di curare i cittadini, utilizzando ogni strumento a propria disposizione, è un dovere della Giunta. Adesso, alle buone intenzioni, aspetto che seguano i fatti”, conclude.