Ortona. “La giunta Castiglione si avvia, finalmente, a concludere la propria legislatura, in piena coerenza con lo stile amministrativo che ne ha contraddistinto l’operato in questi cinque lunghi anni, ovvero restando totalmente immobile al cospetto dei tanti problemi che affliggono la città e rivendicando meriti non suoi in riferimento ad interventi finanziati da altri enti ed istituzioni”. Così Angelo Di Nardo, capogruppo al Consiglio Comunale di Ortona per Fratelli d’Italia, Lega e lista Libertà e Bene Comune per Ortona, tracciando un bilancio dell’ultima fase di governo dell’amministrazione uscente.
“E’ incredibile come il sindaco e la sua giunta trovino sistematicamente il coraggio di farsi belli su iniziative non proprie – sottolinea Di Nardo – come accaduto per gli interventi di carattere strutturale finanziati dal ministero a seguito di scorrimento di graduatoria, per gli investimenti della Asl sull’ospedale locale o per i fondi impegnati dalla Provincia in riferimento alla bretella di collegamento Porto-Centro”.
Secondo l’esponente del centrodestra ortonese, tuttavia, “il tentativo di mettere il cappello su questi e molti altri interventi, che prescindono totalmente dai meriti e dall’operato della giunta Castiglione, è tanto grottesco quanto necessario, per tentare di occultare l’assoluto immobilismo dell’amministrazione comunale, che non è stata in grado di fornire alcun apporto alla crescita della città: zero investimenti, buio pesto sui bandi in itinere relativi al Pnrr, nessuna progettualità a medio-lungo termine, nessuna idea o proposta sulle grandi questioni di carattere strategico che interessano Ortona”.
“Di conseguenza Ortona oggi è una città in piena crisi, guidata da un’amministrazione incapace e inadeguata al momento storico che viviamo – prosegue di Nardo – non c’è lavoro, non c’è alcun piano di sviluppo, i settori produttivi sono fermi e gli amministratori comunali non sono in grado di dare una prospettiva alle famiglie, ai giovani e in definitiva alla città”. Il capogruppo del centrodestra elenca alcune delle criticità più evidenti. “Il sindaco e i suoi assessori sono stati totalmente latitanti su tutte le questioni strategiche per il futuro della città – punta il dito Di Nardo – non c’è un reale progetto per l’agricoltura, autentico tesoro della nostra economia, non c’è un piano di rilancio del porto, non c’è alcuna visione sul commercio e sul turismo, non è stato compiuto alcun tentativo di riduzione delle tasse e delle imposte”.
“In definitiva questa giunta si è limitata ad annunciare opere che sono frutto di nuovi debiti o dell’impegno di enti sovraordinati, a differenza di molte altre città che si proiettano verso il futuro avvalendosi di fondi europei e Piani di sviluppo – rileva l’esponente dell’opposizione – in quelle stesse città si favorisce la partecipazione dei cittadini e delle imprese alle scelte sulla crescita, mentre ad Ortona il sindaco e i suoi assessori sono chiusi nelle stanze, a fare calcoli e accordi, al solo scopo di soddisfare le proprie ambizioni elettorali”.
Per Di Nardo è arrivato il momento di voltare pagina. “Non solo è necessario, ma è indispensabile cambiare – afferma l’esponente del centrodestra – occorre azzerare inefficienze, sprechi, disuguaglianze ed interessi particolari, valorizzando il merito e liberando risorse, così che Ortona possa tornare ad essere la città della crescita e del lavoro, una città in grado di valorizzare le proprie ricchezze e di investire sui giovani”.