Lanciano. Implementare il piano di videosorveglianza e tutelare la sicurezza dei cittadini: questa la priorità di Lega Lanciano che pone l’attenzione sul tema del controllo costante del territorio comunale al fine di reprimere la criminalità.
«Ormai da anni, soprattutto grazie ai continui progressi tecnologici – commenta il coordinatore cittadino Fausto Memmo – le città più attente alla sicurezza dei propri cittadini fanno ricorso all’utilizzo dì videocamere sempre più evolute. Il Comune di Lanciano, inverosimilmente, continua ad utilizzare telecamere solo per la ztl, tutte regolarmente funzionanti e strategicamente posizionate, investendo così ogni sua risorsa nella repressione delle attività commerciali».
«Viene spontaneo chiedersi se le telecamere utilizzate, se e dove presenti, siano altrettanto funzionali e collocate strategicamente sul territorio per reprimere gli episodi di criminalità e rendere la città più sicura – aggiunge Memmo – Anche se con rammarico la risposta è no. Il comune di Lanciano non sembra essere dotato di un sistema di videosorveglianza adeguato e funzionante. Come spesso accade, infatti, è necessario fare ricorso alle telecamere dei privati cittadini e delle attività commerciali che, nonostante la scarsa considerazione da parte del sindaco, continuano a mettere in campo tutte le risorse in loro possesso, finché ne avranno».
Incrementare i sistemi di sicurezza aiuterebbe, secondo la proposta, a fermare episodi di criminalità e vandalismo che attentano alla sicurezza dei cittadini e inciderebbe positivamente sulla qualità della vita. «Invece che impiegare le telecamere solo per arricchire le casse del Comune – conclude il coordinatore locale del partito – non sarebbe auspicabile utilizzarle per creare un sistema di repressione della criminalità e di tutela della sicurezza del cittadino?».
Sulla questione interviene anche il consigliere comunale della Lega Antonio Di Naccio che esprime profonda preoccupazione per le telecamere già installate e mai entrate in funzione. «In questi ultimi anni – dice – sono state acquistate, con fondi comunali e ministeriali, e collocate nei punti strategici della città diverse telecamere che non sono ancora funzionanti. Si è trattato di uno spreco di fondi pubblici, e quindi a danno della collettività, senza raggiungere nessun obiettivo concreto».
«Avrebbero dovuto contribuire a garantire la sicurezza dei cittadini e invece non sono mai state attivate – conclude Di Naccio – Chiediamo alla giunta Pupillo, che si avvicina alla fine del mandato, se e quando si potrà usufruire di un servizio reale di videosorveglianza nella nostra città».