Lanciano. “La notizia che i lavori del Central Park vanno avanti per terminare entro giugno 21 non può che far piacere, per un opera fiore all’occhiello dell’amministrazione Pupillo. Già nel 2018 intervenni per ribadire di non sprecare questa occasione.
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Da anni seguo le vicende di quest’ area cosi importante per la nostra città , un polmone verde che dapprima per le corse dei cavalli, dopo per il contenzioso con una società privata affidataria dell’area e le proposte della giunta Fosco di fare dei parcheggi interrati era rimasta congelata. Spesso un ‘area con strutture lasciate all’abbandono quali i box per i cavalli, finalmente abbattuti.
Ma nell’elenco delle opere da ultimare e da sistemare, quali la pista ciclopedonale per cui sono stati ottenuti i finanziamenti, l’area grandi eventi con la cavea, i gradoni finanziati dal comune, per circa €1.800,000 di lavori non ho letto un pezzo fondamentale per un Parco cittadino :
La piantumazione di alberi ad alto fusto di specie autoctona, magari su consiglio di esperti in materia forestale.
Fino ad oggi vi sono state piantumate solo grosse siepi, qualche palma , ma non sono stati mai previsti gli alberi. Spero che l’articolo di stampa l’ abbia semplicemente omesso perché scontato.
Che Parco sarebbe senza alberi?
Poi in un momento dove la questione climatica, quella riguardante il verde e la distruzione di intere foreste nel pianeta e la qualità stessa dell’aria che respiriamo, sono all’ordine del giorno.
Mi rivolgo a lei assessore perché possa rassicurarmi e con me la cittadinanza affinché siano previsti piantumazioni di alberi che possano dare all’area la caratteristica di polmone verde e che possa far fruire il parco proprio nel periodo in cui il caldo si fa sentire quindi con la possibilità di stare al fresco con bambini e anziani.
Non sprechiamo questa occasione penso unica e irripetibile per la nostra e le generazioni future”. Si legge così in una lettera di Tommaso Sarchese, di Ecodem, indirizzata all’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lanciano, Giacinto Verna.