Francavilla, situazione al Santa Caterina. Paolucci e Buttari: ‘Pazienti e operatori lasciati soli’

Francavilla al Mare. “Garanzie e attenzioni da parte della Regione per gli operatori e gli ospiti dell’Istituto di riabilitazione Santa Caterina, dove da giorni è stato rilevato un focolaio che ha interessato 13 persone tra 
degenti e sanitari. E’ necessario che la Regione e Asl spieghino cosa sia successo e perché e prendano le dovute precauzioni per limitare il contagio all’interno, oltre ad ogni utile misura per evitare nel modo più assoluto che la situazione sfugga dal controllo nuovamente ”, l’assessore al sociale del Comune di Francavilla Francesca Buttari rilancia la richiesta di notizie sulla situazione nella struttura, oggetto anche di un’interrogazione all’esecutivo regionale a firma del capogruppo consiliare Pd Silvio Paolucci.

Si tratta di un Istituto che opera nel settore della riabilitazione estensiva e offre percorsi assistenziali 
riabilitativi alle persone con disabilità, quindi soggetti fragili che hanno una maggior 
rischio di sviluppare gravi forme di malattia da SARS-CoV-2 e che, di conseguenza, dovrebbero essere maggiormente tutelati anche attraverso la prevenzione. “Sforzi che il personale sanitario sta compiendo dall’inizio della pandemia e che ha ceduto il passo solo in questa fase, in cui il virus a livello di contagi si dimostra più aggressivo,–ma non è pensabile che debbano fare tutto da soli,- sottolinea l’assessore Buttari – esponendosi a un contagio più “aggressivo” di mesi fa, senza strumenti per prevenirlo, come vaccini, screening, tamponi di controllo, attenzioni che potrebbero preservare la salute di tutti, l’assistenza e la regolare continuità dei servizi dell’Istituto che è una risorsa preziosa della nostra comunità.. Questo significherebbe anche ottemperare al protocollo nazionale firmato il 14 marzo 2020, contenente le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro. Le strutture come il Santa Caterina devono essere monitorate concretamente, soprattutto dopo quanto accaduto nelle RSA durante la prima fase della pandemia: sia per prevenire che diventino focolai, cosa che forse si poteva evitare con un maggior supporto da parte di Regione e Asl, ma anche sottoponendo a vaccino gli operatori e gli ospiti della struttura, perché la situazione fosse gestibile e non diventasse rischiosa per tutti. Questo ad oggi non ci risulta che sia avvenuto”. “Mi auguro, inoltre, conclude la Buttari- che la ASL abbia messo in campo ogni azione di tracciamento incrociato, perché molti utenti della struttura sono alunni delle nostre scuole”

Da qui l’iniziativa regionale del capogruppo Pd Silvio Paolucci: “Chiediamo alla Regione quali misure sono state adottate per prevenire l’estensione del contagio nell’Istituto Fondazione Santa Caterina di Francavilla al mare – dice l’ex assessore alla sanità – domande semplici che necessitano di una risposta, perché perdere tempo e restare inerti ha un costo troppo alto. Stiamo vedendo cosa comporta la disorganizzazione andata in onda finora sul fronte emergenza con gli ospedali pieni e nessun dato sulla situazione territoriale extra strutture; con una campagna vaccinale partita senza un piano e senza un orizzonte, con numeri e riferimenti del tutto fuori dalla realtà che l’Abruzzo sta vivendo. Si è fatta prevenzione nell’istituto? A imporlo è un’ordinanza del presidente della Regione che obbliga di sottoporre ogni 15 giorni i dipendenti al test COVID-19, ma forse è rimasta lettera morta. Eppure era più logico iniziare dalle strutture più vulnerabili la campagna vaccinale, come, d’intesa con la Asl, lo era tutelare gli operatori e favorire una modalità di screening tempestivo per prevenire l’accesso di persone affette da covid, visto che Francavilla è stata fra le città dove si è chiesta l’esecuzione massiva e continuata dei test antigenici”.

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