Chieti. “Ho deciso di convocare questa conferenza stampa perché credo sia opportuno fare un rendiconto su ciò che ho realizzato sia da esponente politico che da privato cittadino per il capoluogo teatino.
L’iniziativa da me assunta di cui vado più orgoglioso, è stata la legge regionale n.40/2001 con la quale è stato dato al Teatro Marrucino il riconoscimento di Teatro Lirico d’Abruzzo. Dotandolo di un finanziamento – per la lirica – di 1 milione di euro, e consentendogli così di entrare nel novero dei Teatri di Tradizione riconosciuto dal MiBACT a livello nazionale.
È evidente, che fu un gioco di squadra molto ben testato con l’On. Giovanni Pace, Presidente, Nicola Cucullo, Sindaco, e con l’allora Presidente della Deputazione Teatrale Aurelio Bigi ed il Maestro Sergio Rendine. Posso però comunque affermare con orgoglio che l’onore di mettere la firma su quella legge è stata mia.
Accanto a queste opere ci sono diverse altre cose realizzate con il mio contributo:
– l’istituzione di borse di studio da destinare alle scuole di specializzazione di medicina: attraverso i finanziamenti regionali dal 2001 che ad oggi non più esistenti
– Legge regionale n.6/2005 che permise l’istituzione dello sportello Informagiovani del Comune di Chieti
– Finanziamento per la ristrutturazione del Palazzo Massangioli e per l’utilizzo a scopo museale del complesso ex ENAL, oggi Museo Universitario
– Primo finanziamento per la ricostruzione della Biblioteca De Meis
Da parlamentare ho portato avanti la mia attività a favore del territorio teatino, riuscendo a far destinare un finanziamento post sisma del 2009 per la ristrutturazione della cupola di San Giustino e per il tetto della Chiesa Santissima Trinità. Non da ultimo, ricordo la battaglia emendativa per evitare l’approvazione della sciagurata legge del Governo Monti per l’accorpamento delle Province con capoluogo Pescara, che non ha visto – per fortuna – il suo iter concludersi anche grazie allo sforzo fatto dal sottoscritto riconosciutomi pubblicamente in più occasioni da Cristiano Vignali.
Poi c’è l’attività fatta da privato cittadino.
Quella di cui vado più orgoglioso è sicuramente la riapertura di un locale storico di Chieti come la Casina dei Tigli che nell’inverno 2016 aveva chiuso in battenti. Con un investimento personale di circa 500 mila euro, ho rilevato il contratto e ristrutturato il locale, facendo si che potesse essere fruito dai giovani teatini così come lo feci io e la mia generazione. Dando inoltre opportunità lavorativa a cittadini di Chieti.
Inoltre quando nel 2010 Di Primio divenne Sindaco per la prima volta, trovammo le casse del teatro desolatamente vuote, in quell’occasione mi attivai personalmente per poter contrattualizzare – Stanley Clarke – famoso jazzista americano, garantendone la presenza alla settimana mozartiana e mettendo a disposizione la somma di 4 mila euro ma più chiesti indietro. Inoltre, per permettere al Teatro Marrucino di mantenere il titolo di Teatro di Tradizioni, poiché era necessario fare tre opere ogni anno così come prevede la legge, e le risorse erano state quasi tutte interamente consumate con la prima opera fatta dalla precedente gestione nel febbraio 2010, diedi un contributo di 30 mila euro per consentire all’allora Maestro Fabio D’Orazio di terminare la stagione garantendogli la copertura dei costi delle opere ed arrivare a fare le tre produzioni atte a mantenere il titolo. Anche in quel caso li elargii sotto forma di donazione.
Inoltre per la Protezione Civile – che presente alla conferenza stampa ho espressamente ringraziato nel corso della stessa – in quell’epoca, dopo una precisa richiesta di contributo mi sentii moralmente di sostenerli per consentire loro di far partire l’attività a Chieti e affrontare così le spese notarili e quant’altro per la loro costituzione.
Mentre le attività fatte in chiave politica credo che siano ampiamente documentabili, quelle di cui vado molto fiero sono lo sforzo d’amore e d’affetto per questa città e per il Teatro Marrucino attraverso il mio impegno economico personale, cosa che francamente e senza falsa modestia, credo di non trovare né a Chieti né altrove in altri politici che fanno, o che abbiamo fatto altrettanto, con lo stesso spirito e con la stessa passione.
Non era mia intensione fare queste chiarificazioni in maniera polemica men che meno celebrativa, ma poiché si sta molto discutendo sull’attaccamento e l’amore per questa città, bè io credo che questi sentimenti vadano sostanziati con atti concreti, come quelli che ho ricordato in conferenza stampa, e non soltanto a parole o per nascita”. Lo ha affermato in una nota il candidato sindaco di Chieti, Fabrizio Di Stefano.