Quella odierna è stata una giornata densa di incontri istituzionali tra enti e anche all’interno dell’amministrazione comunale di Teramo, ultimo dei quali finito da poco in Prefettura.
Giornata dedicata al confronto tra Sindaci, Prefetture, autorità e forze dell’ordine, per chiarire il decreto approvato ieri sera dal Governo, che ha introdotto una serie di misure di contenimento e contrasto al contagio del Coronavirus.
La linea emersa è quella di mantenere il più possibile la pedissequa attuazione del Decreto ed evitare decisioni a macchia di leopardo, Ordinanze dei sindaci che rischiano di creare confusione tra i cittadini.
“Qualche sindaco ha già adottato Ordinanze legate a situazioni specifiche ma per quanto riguarda l’amministrazione comunale di Teramo mi atterrò pienamente alle prescrizioni del Decreto; l’unica misura su cui si sta lavorando, e che abbiamo giàcomunicato alla Prefettura, è quella relativa alle fiere e ai mercati – fa sapere Gianguido D’Alberto – La fiera del 15 marzo, è stata rinviata ad una nuova data che verrà definita e concordata con gli organizzatori. Per ciò che concerne il mercato del sabato, il tema è il rispetto della disposizione che prevede i limiti della distanza di un metro tra persone, durante eventi e manifestazioni. Su questo abbiamo comunicato alla Prefettura l’ipotesi di sospendere il mercato di sabato prossimo ma di lavorare ad una rimodulazione degli spazi, in modo da garantire la fluidità della circolazione e il rispetto della norma; lo faremo attraverso misure concordate con le associazioni di categoria che incontreremo già domani alle 9,30; con loro valuteremo le misure da adottare, sostanzialmente relative alla larghezza degli stalli per evitare il rischio che si possano determinare assembramenti stanziali particolarmente significativi e rendere così possibile lo svolgimento del mercato nelle prossime settimane, ovviamente sempre come misura circoscritta all’emergenza Coronavirus”.
E ancora: “Nostra ferma volontà è di non emanare ordinanze ma di favorire una forte sensibilizzazione da parte di tutti perché si rispettino le prescrizioni, anche nei confronti di associazioni e attività sportive. Per quanto riguarda gli uffici comunali, nessuna chiusura né riduzione dei servizi; metteremo in campo un invito alla cittadinanza per limitare al necessario l’affluenza e la frequenza agli uffici, anche utilizzando il telefono o ricorrendo a forme allo studio, per soddisfare gli interessi degli utenti”.