Chieti. Nella mattinata odierna si è svolta presso il comitato elettorale di Chieti Scalo del candidato Paolo De Cesare, inaugurato ieri in Via Scaraviglia 4, la presentazione di un importante candidato della lista ‘Chi Ama Chieti’, la Dottoressa Gabriella Ianiro.
“In quella che io ho il piacere di definire la Casa del Cambiamento sono orgoglioso ed onorato di ufficializzare l’adesione al nostro progetto di Gabriella Ianiro, stimatissimo medico di famiglia massimalista che esercita la professione da oltre 40 anni nella parte bassa della città ed è a tutti gli effetti un punto di riferimento, non solo per i suoi pazienti.
La presenza di una figura così autorevole che mai si è affacciata al mondo della politica è l’ennesima conferma del fatto che il nostro è uno schieramento civico il quale vuole un reale rinnovamento.” le parole di De Cesare.
Presente anche Manuel Carlo Pantalone, noto ed importante imprenditore della città e punto di riferimento della lista ‘Chi Ama Chieti’, il quale ha ribadito che “candidature come la mia e quelle di Gabriella sono la testimonianza della voglia di cambiamento e di un necessario coinvolgimento diretto da parte di chi intende mettersi al servizio della propria città, senza fare grandi annunci ed improbabili proclami, ma proponendo soluzioni fattibili per le criticità del territorio.”
La Dottoressa Ianiro ha dichiarato: “In 42 anni di professione molteplici sono state le proposte di candidatura che ho ricevuto e rifiutato mentre l’entusiasmo e la freschezza di questi giovani e delle loro idee mi hanno coinvolto in un progetto a cui credo, ed a cui voglio donare tutta la mia esperienza di medico di base, quindi di operatore sociale in prima linea, poichè il disagio del paziente, specie di quello affetto da patologie croniche, è anche un disagio sociale e familiare. Mi adopererò per rendere operativi progetti di integrazione tra l’ospedale ed il territorio, messi ancora più a dura prova dall’emergenza covid, per l’obiettivo di una sanità universale ed equa. In questo senso è importantissima la riapertura del distretto sanitario di base dello Scalo, anche perchè le attuali strutture operative verso le quali i pazienti sono costretti a rivolgersi, con tutte le difficoltà del caso legate alla condizione anagrafica ed alle difficoltà logistiche, sono sature. Occorre inoltre potenziare l’assistenza presso i domicili dei malati, ad esempio valorizzando la figura dell’infermiere di famiglia.”