Ortona. “Il Comune di Ortona non ha risposto nei termini di legge, 30 giorni, a due richieste di accesso agli atti inviate il 29 maggio scorso sul procedimento relativo alle concessioni e sulla costruzione di un edificio fronte mare alla stazione di Tollo; per questo è stato presentato un ricorso all’autorità anti-corruzione del Comune, come previsto dal D.lgs.33/2013 sulla trasparenza”.
Silegge così in una nota di Dune Bene Comune, cheprosegue: “Ci si chiede perché questo silenzio da parte dell’amministrazione per l’ostensione di documenti così rilevanti e oggetto di discussioni pubbliche da settimane. Ricordiamo che il D.lgs.33/2013, il cosiddetto FOIA (Freedom of Information Act) italiano, prevede che
“Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall’articolo 5-bis.”
Infine il movimento Dune Bene Comune plaude all’iniziativa di WWF e Legambiente di depositare con l’avv. Febbo un intervento ad adiuvandum ai due ricorsi presentati dai privati aggiungendosi alla SOA che era intervenuta precedentemente con gli avvocati Pezone e Simone. Oggi si discuterà davanti ai giudici la richiesta di sospensiva degli atti comunali. Vi è da dire che finora solo un’azienda ha inteso attivare la concessione temporanea sulle 10 andate a bando, probabilmente a causa dei vincoli imposti dalla Sovrintendenza.
Auspichiamo che il Comune di Ortona intanto garantisca la massima trasparenza agli atti che riguardano un’area così importante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, utilizzata da tanti cittadini per lo svago essendo per ora, grazie anche alla nostra azione, ancora spiaggia libera. In generale, al di là di quanto decideranno i giudici su queste concessioni temporanee che scadrebbero a settembre, riteniamo che questa vicenda dovrà essere d’insegnamento per l’amministrazione anche rispetto alle scelte future sull’area, a partire dal nuovo Piano spiaggia. Non servono nuove concessioni ma una gestione attenta dell’arenile facendolo restare spiaggia libera assicurando al contempo un minimo di servizi e tutelando fratini e dune”.