Francavilla al Mare. “Apprendiamo, come sempre, dalla stampa, la nomina del nuovo assessore della giunta Luciani. A lei, porgiamo i migliori auguri di buon lavoro, in un momento così delicato e al contempo complicato.
La novità è la delega all’urbanistica finalmente assegnata e non più di competenza del sindaco. Lo abbiamo chiesto per mesi, perché troppe volte i nostri consiglieri, hanno avuto difficoltà dinanzi a varianti puntuali che rincorrevano il momento, trovandosi spesso costretti alla strada dell’astensione, a causa della mancanza di visione e condivisione di certe scelte .Troppe volte abbiamo chiesto di ragionare insieme su un’idea di Città, un nuovo Piano Regolatore, un’idea di futuro sostenibile, ma siamo rimasti inascoltati. Oggi, a qualche mese dal voto, finalmente la delega che speriamo risolva le evidenti difficoltà degli uffici. Assistiamo ad uno sportello di urbanistica spesso gravato dalla mancanza di personale (solo in parte costretto dallo smart working), con file interminabili per gli utenti di certo aumentati per via del bonus 110.
Abbiamo forti dubbi, invece, che il sindaco, trattenendo a se la delega al sociale, possa continuare il lavoro puntuale ed efficace dell’ex Vicesindaca Buttari, che tanto ha costruito e prodotto negli anni, da un punto di vista amministrativo in primis, ma soprattutto da un punto di vista umano.
Quello che appare evidente invece è l’incapacità di saper “prendere” quanto di buono ci fosse tra i candidati delle liste del 2016. Se è vero che ormai quasi nessuno voglia fare l’assessore con Luciani, noto per le impulsive defenestrazioni e, preso atto che, gli unici assessori eletti sono stati mandati ambedue a casa, svilendo il confronto politico quindi democratico, anche in assenza del naturale rispetto dei ruoli nelle forze di maggioranza, assistiamo all’ennesima nomina esterna. Nomina che non ha nulla, nè di politico poichè ancora non scelta tra i candidati, nè tantomeno di tecnico, perché l’urbanistica è materia di professori o professionisti, oltre che una delega fondamentale per la città che andrà ricostruita nel post-covid.
Appare quindi evidente lo scollamento dal progetto sostenuto cinque anni fa e la costante frantumazione di esso.
Nonostante una campagna elettorale celebrata al grido di battaglia “nessuno resterà indietro”, siamo così indietro, invece, che abbiamo 4 assessori esterni su 5, di cui nessuno eletto. Verrebbe da chiedersi quindi chi rappresentino o se la città possa riconoscersi in scelte simili, ormai fuori da qualsiasi logica di radicamento e aderenza alla nostra comunità.
Nè il PD nè la lista Alleanza Democratica ne hanno rivendicato l’appartenenza… Qualcuno dirà malignamente che noi del PD, non avendo dato la disponibilità a sostituire la Buttari, non abbiamo diritto di replica. Vi anticipiamo sulla superficiale e poco democratica afermazione. Noi, con questo messaggio, vogliamo rimettere al centro di ogni ragionamento politico il rispetto e la riconoscenza di chi, con tutti noi, 5 anni fa di questi tempi, ha avviato un percorso credendo in un progetto battezzato come unitario ma che è diventato sempre più personalistico”. Lo afferma in una nota il segretario di Circolo PD Francavilla, Mirko Di Muzio.