Francavilla al Mare. “Non ancora ripresasi dalla mancata assegnazione della bandiera blu (titolo mai conseguito!) l’amministrazione Luciani si trova all’angolo ad incassare un altro brutto colpo. Questa volta non politico (maledette opposizioni!) ma giudiziario. La Corte dei Conti con deliberazione del 11 maggio attesta “gravi criticità irregolarità” per gli anni 2014-2015-2016 e 2017. Nulla di nuovo insomma. Ma dalla lettura del provvedimento si rilevano critiche anche per il periodo 2011 2012 e 2013 dove l’amministrazione già impegnava anticipazioni di tesoreria non rimborsate al termine di ciascun esercizio”.
Si legge così in una nota del portavoce di Fratellio d’Italia di Francavilla al Mare, Carmine Di Giovanni, che prosegue: “Più che una prassi contabile un vero marchio di fabbrica.
Ebbene nonostante la svendita della argenteria di famiglia (Alentogas per tutte) se non addirittura lo spregio verso il patrimonio immobiliare (palazzo Sirena… Ma questa è un’altra storia) le casse comunali sono ancora a secco.
Hanno cercato di farci credere di vivere in una città da rotocalco, eternamente festaiola, evocando una Italia di altri tempi, quelli più spensierati. Una Francavilla al Mare da bere!
ùUna immagine da copertina e nulla più, anche perché alla fine la stagione dei concerti, dai nomi altisonanti, non ha inciso più di tanto sui numeri del turismo.
Un brutto momento per questa Amministrazione che, volendo chiudere col botto l’ultima stagione estiva prima delle amministrative, si vede costretta a gestire il distanziamento del covid.
Al netto di ogni ironia è grave che oggi la cittadinanza soffra una crisi economica e sanitaria senza precedenti con le casse comunali che appaiono vuote”.