Chieti. Dopo la denuncia della settimana scorsa dei consiglieri Mario Colantonio, Liberato Aceto, Fabrizio Di Stefano, Emma Letta (Lega) Serena Pompilio (Azione Politica), Mario De Lio (Udc), Bruno Di Iorio ( Di Iorio Sindaco), Giampiero Riccardo (Chieti Viva), Maurizio Stefano Costa (Forza Chieti) e Carla Di Biase, Roberto Miscia, Giuseppe Giampietro (FdI) è intervenuto il Prefetto di Chieti dando termine fino al 5 di luglio per l’approvazione del rendiconto.
“Ma anche la diffida del Prefetto – si legge in una nota dei consiglieri dei gruppi di opposizione – è stata ignorata con estrema leggerezza dal Sindaco Ferrara e dalla sua Giunta che non hanno ottemperato a quanto disposto dalla massima autorità dello Stato sul territorio.
La non approvazione del Rendiconto costituisce un fatto grave in quanto esso è lo strumento fondamentale per la vita della città. Malgrado diverse sollecitazioni nessuno dell’amministrazione ha sentito il dovere di comunicare alla città come stanno realmente le cose riguardo a un bilancio che evidentemente presenta diverse criticità.
Ora arriverà un commissario ad acta prefettizio per verificare tutti quegli adempimenti tecnici contabili che questa amministrazione non è stata in grado di fare nonostante la nomina di un assessore esterno al bilancio che appare evanescente su tutta la problematica.
Tutto questo è inaccettabile per la città di Chieti che oggi riceve la conferma di quanto evidenziamo da tempo, ovvero di essere mal governata, quasi paralizzata, da un’amministrazione lenta e superficiale che sarà ricordata per aver scritto con questo commissariamento una delle pagine più brutte e buie dell’ultimo decennio di governo cittadino. Questa amministrazione salta al primo grande banco di prova: il bilancio consuntivo, il primo dell’era Ferrara. Non sono in grado di trovare la quadra e certificare ciò che essi stessi hanno fatto, evidenziando come loro, per primi, non credono al proprio operato.
La giunta ha fallito dal punto di vista politico poiché incapace di affrontare i temi della città. Alla luce di quanto accaduto, sarebbero opportune e necessario le dimissioni dell’assessore al ramo, come un segnale di responsabilità nei confronti della città”.