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Chieti, via libera a fondi Cipe per 1.873.377 euro per gli alloggi popolari

Sindaco e assessori Raimondi e Rispoli: “per la prima volta Chieti potrà fare manutenzione a 55 appartamenti comunali”

Chieti. Approvato il finanziamento Cipe per il progetto presentato dal Comune di Chieti relativo all’intervento di recupero con aumento della dotazione di servizi per 55 alloggi sociali con riqualificazione, miglioramento sismico, efficientamento energetico.

“Per la prima volta l’Amministrazione presenta un progetto per accedere a fondi Cipe, al fine di riqualificare gli alloggi di via delle Acacie, via delle Robinie, a Madonna degli Angeli e per la prima volta la nostra città ottiene somme consistenti per farlo – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori a Politiche della Casa e Lavori Pubblici Enrico Raimondi e Stefano Rispoli – Con 1 milione e 873.000 euro potremo intervenire su 55 alloggi che presentano situazioni drammatiche sul fronte dell’agibilità, ad oggi inaffrontate. Non solo interverremo sugli appartamenti facendo lavori che questa città e gli assegnatari aspettano da anni, perché la manutenzione non è stata mai fatta, ma disegneremo anche spazi all’aperto per consentire la socializzazione di minori e anziani residenti, perché soprattutto in questa fase post pandemica, dobbiamo puntare sulla qualità della vita e migliorarla, a partire dal patrimonio comunale, sia che si parli di parchi, piazze e spazi pubblici, sia che si ricomprendano gli edifici residenziali di nostra competenza e, non ultime, le scuole, strutture per cui abbiamo presentato altre richieste di finanziamento.

Oltre che sulla qualità ambientale, il progetto punta anche sulla qualità energetica, affrontando una situazione molto problematica, al punto che non possiamo procedere alle assegnazioni perché molti appartamenti non sono agibili. Questo quindi ci consentirà di dare nuove risposte a chi necessita di una casa, al contempo stiamo lavorando per riqualificare anche il criterio delle assegnazioni, per arrivare a dare un segnale forte di discontinuità nell’interesse delle fasce più deboli della città e gestire al meglio il patrimonio del Comune, rivalorizzandolo”.