Chieti. Dopo gli ultimi episodi di furti e rapine in città ideabruzzo #Chieti2020 chiede più sicurezza in città: “Serve un sistema misto di telecamere pubbliche, private e vigilanza notturna”
Un sistema misto di videosorveglianza con telecamere publiche e private per aumentare la sicurezza: è la proposta di Andrea Di Ciano di Ideabruzzo #Chieti2020.
Da diversi anni sosteniamo l’importanza e l’efficacia della videosorveglianza nella prevenzione e nella punizione dei reati – spiega Andrea Di Ciano – I fatti e i dati a disposizione oggi ci danno ragione, attestando l’efficacia di tali sistemi. Per dare in tempi brevi la più alta sicurezza in termini di controllo e monitoraggio di Chieti e dell’intero territorio comunale, occorre realizzare una rete mista costituita da telecamere comunali e dei privati. Queste ultime, se gestite direttamente, non possono inquadrare la pubblica via ma soltanto l’ingresso o gli interni della propria impresa o casa. Al contrario, se le telecamere fossero gestite esclusivamente dalla Polizia Municipale o dalle forze dell’ordine potrebbero essere puntate anche verso la strada. Si potrà, così, agevolare le indagini e rendere più veloce l’individuazione degli autori di reati contrastando, al contempo, in maniera più efficace l’illegalità. La gestione diretta del sistema misto di videosorveglianza porterà anche a un evidente risparmio di tempo e di costi per le forze dell’ordine. Le immagini della rete di telecamere pubbliche e private dovranno essere convogliate in un “cervellone” elettronico nella centrale operativa della Polizia Municipale. Per favorire la creazione della rete mista occorre coinvolgere le associazioni delle imprese e i sindacati, coi quali andrà siglato un protocollo d’intesa per sensibilizzare cittadini e imprenditori a cedere la gestione delle telecamere alla Polizia Municipale. Vanno, inoltre, previste incentivazioni per i privati quali la riduzione delle imposte comunali.
Sempre più cittadini, esasperati, stanno vagliando la possibilità di ricorrere all’assunzione di vigilanza privata per un pattugliamento notturno dei quartieri più a rischio.
L’obiettivo è quello di affiancare alle Forze dell’Ordine un gruppo complementare di “vigilantes” che funga da deterrente e presidi costantemente il territorio di competenza:
La presenza di una vigilanza privata all’interno di parchi, zone residenziali e centri storici laddove sia stata sperimentata ha effettivamente prodotto una riduzione dei reati commessi. L’idea non può dunque che trovarci favorevoli ed essere condivisa. Non trovo giusto però che i cittadini debbano farsi carico anche della questione sicurezza ma dovrebbe essere il Comune ad adottare tali provvedimenti, senza costringere i cittadini ad ulteriori sacrifici economici continua Andrea Di Ciano. A Verona, e in moltissime altre città, da anni il comune ha assunto un istituto di vigilanza privato a presidio delle aree più critiche. La stessa misura potrebbe quindi essere adottata anche a Chieti?”.