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Politica Chieti

Chieti, progetto Delegazione di Quartiere: Giustizia Sociale deposita mozione

Chieti. Il Gruppo Consiliare Giustizia Sociale rende noto di aver depositato tramite il Capogruppo Bruno Di Paolo in data odierna, presso la Segreteria Generale del comune di Chieti, la Mozione: Istituzione della delegazione di quartiere nelle vita dell’amministrazione pubblica – progetto denominato “Delegazione di Quartiere”.

 “Lo scopo – sottolinea Bruno Di Paolo – non è solo quello di favorire il coinvolgimento della popolazione nella vita amministrativa della città, incoraggiando e sostenendo “l’autogestione” degli spazi e degli eventi attraverso un’autonoma organizzazione, ma anche quello di promuovere un innovativo progetto pilota di sicurezza basato, a costo zero e senza coinvolgimento operativo da parte del Comune, sull’autocontrollo del territorio del singolo quartiere.

 Vi è la coscienza delle istituzioni, sia a carattere sovranazionale che in quella locale, della necessità di rendere partecipi i cittadini alla vita dell’amministrazione pubblica potendone condividere parte delle attività, riconoscendoli non più meri osservatori ma veri e propri compartecipanti alle dinamiche della vita amministrativa, sociale, culturale, favorendo la crescita di una comunità unita e responsabile”.

 “Siamo convinti – commenta il Responsabile di Giustizia Sociale per le attività culturali e artistiche Gianni Totino – che la sfida per il futuro sarà abbattere quel “muro” immaginario dei cittadini dove abbandono, senso di ingiustizia, povertà e mancanza d’ascolto tentano di riaffiorare nelle menti quale base di una società afflitta e malata. Ciò che si avverte non è solo il collettivo senso di rassegnazione derivante dallo smarrimento di una riconosciuta storica identità comunitaria e, soprattutto, dalla crisi economica che a tutt’oggi sembra non trovare soluzioni, ma anche il senso, da parte dei cittadini, di abbandono ed esclusione dalla vita dell’amministrazione pubblica. Tale situazione si accentua quando si parla di Servizi che il Comune dovrebbe erogare in cambio della tassazione a cui sottopone il cittadino e come, seppur “nell’eccezionalità” degli eventi, gli uffici che dovrebbero rappresentare le istituzioni in ambito locale non ne escano ben visti”.