Chieti. Dopo l’annuncio in occasione della visita di Matteo Salvini nel capoluogo teatino, il senatore Fabrizio Di Stefano ha ufficializzato la sua candidatura alla carica di sindaco di Chieti.
Così ha spiegato i motivi che lo hanno spinto verso questa scelta e quali saranno i suoi prossimi passi: “In occasione dela visita di Salvini a Chieti mi era stato chiesto cosa avrei fatto per la campagna elettorale ed ho detto che se noi decliniamo certi valori, anche dei palchi, poi dobbiamo essere coerenti e allora non avrei fatto nulla durante queste festività natalizie e mi sarei mosso subito dopo le feste e così ho fatto. Da qui a qualche giorno il coordinatore regionale Luigi D’Eramo ufficializzerà il nuovo organigramma regionale e provinciale della Lega. Chiederò al partito, a chi sarà responsabile, di affiancarmi e di convocare, perché è giusto che siano i partiti a riunirsi, come giustamente ha richiesto Antonio Tavani di Fratelli d’Italia, un tavolo di confronto per definire le strategie, la linea politica ed il progetto politico per la città di Chieti. Io contestualmente andrò ad incontrare personalmente tutte le varie formazioni civiche che si stanno formando a Chieti, a cominciare da quella del sindaco. Questo perché Chieti ha sempre avuto la caratteristica di avere una fioritura di liste civiche, vorrei cogliere questa occasione per coinvolgerle in un progetto. Contestualmente partirò con una stagione cosiddetta dell’ascolto, voglio incontrare, ascoltare e confrontarmi con gli stakeholders di questa città a cominciare quindi dall’Università perché ritengo che sia un valore assoluto di questa città che dev’essere maggiormente coinvolto nelle scelte, nelle strategie e nei suggerimenti. Questo perché se è vero che è la culla della cultura e dell’intelletto, allora è giusto che da quegli intelletti vengano anche idee per far crescere questa città. Un maggior coinvolgimento per sapere le esigenze e per cogliere suggerimenti. La motivazione per cui mi propongo di fare il sindaco è un atto d’amore. Quando entrai per la prima volta nella sezione del mio partito, il Movimento Sociale Italiano, a 14 anni, non avrei pensato a quello che avrei fatto, pensavo solo che quella era la passione che mi muoveva. Poi ho avuto la mia carriera politica, grazie anche al consenso che Chieti mi ha tributato. Credo che sia giunto un momento ben preciso per la vita di questa città, di grande difficoltà, di offrire la mia esperienza e le mie capacità per provare a costruire un progetto che rilanci la crescita sociale, culturale ed economica di questa città. L’ho fatto come atto di passione e di amore per una città che mi ha dato tanto, dove ho studiato, ho preso moglie, vivo, faccio attività imprenditoriale e a cui vorrei ridare qualcosa, spero di riuscirci”.