Chieti. “La mancata approvazione del piano di riequilibrio finanziario rappresenta non solo la bocciatura di uno strumento contabile, ma la denuncia dell’incapacità di affrontare una situazione che, per quanto complessa, poteva essere gestita diversamente”, ammonisce il coordinatore provinciale di italexit Andrea Di Ciano, “predisporre e poi far approvare un piano di riequilibrio che la magistratura contabile definisce inadeguato alle problematiche finanziarie e inadatto al risanamento dell’Ente, questa è la certificazione di sciatteria amministrativa e incapacità politica” prosegue Di Ciano.
“Nelle more di approfondire le cento quindici pagine che motivano l’impietoso giudizio della Corte dei Conti” continua Di Ciano, “non possiamo non registrare come il centrosinistra insieme all’area civica, in questi anni abbiano portato Chieti sull’orlo del baratro con la prospettiva drammatica che a pagarne il conto siano lavoratori e cittadini.
L’amministrazione, evidentemente, accanto all’assenza di una linea politica e di un progetto per la città, non è stata capace di proporre ai magistrati contabili un documento convincente e sostenibile per rimettere in sesto le casse pubbliche.
«Noi ci abbiamo provato: abbiamo messo in campo tutta la nostra energia e competenza» così il sindaco Ferrara in una nota, ci avete provato e non ci siete riusciti, ora per il bene di Chieti ci auguriamo che si possa arrivare a una conclusione meno infelice auspica il coordinatore Teatino. Fino ad ora, però, si tratta della cronaca di un fallimento annunciato e se Ferrara ha a cuore la città, dovrebbe aprirsi al contributo di tutti, anche delle opposizioni, per trovare una soluzione condivisa cioè dare le dimissioni”.