Chieti. Il Consiglio comunale è finito a notte fonda con l’approvazione della delibera sulla salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2020, passata con 22 voti di una maggioranza compatta che ha scelto di avviare le procedure di riequilibrio.
“Il Consiglio comunale di ieri rappresenta sicuramente un momento storico per la città di Chieti – commentano i capigruppo di Pd, Chieti per Chieti, Chi ama Chieti, Chieti c’è, La sinistra con Diego, Movimento 5 stelle, Lista Ferrara sindaco e Azione politica – Con la certificazione della drammatica difficoltà economica dell’Ente, ieri questa maggioranza con un atto di responsabilità senza precedenti a Chieti negli ultimi 20 anni, ha deciso di assumersi l’onere e l’onore di fare delle scelte forti, perché è proprio a scegliere che i nostri elettori ci hanno chiamato, conferendoci la fiducia e la guida di Chieti, attraverso il voto che hanno espresso.
Chieti ha voltato pagina.
Lo ha fatto scegliendo di non chiudere gli occhi, di guardare i conti non solo in una dimensione statica, alla ricerca del pretesto per tirare a campare, per allungarla, com’è forse successo negli anni scorsi e come hanno dimostrato i goffi tentativi di sottrarsi alle proprie responsabilità da parte della risicata opposizione, che abbiamo ascoltato ieri durante il Consiglio. Hanno fatto di tutto per non scrivere atti o provvedimenti definitivi, come dovrebbe un buon amministratore, animato dalla logica del buon padre di famiglia e con una visione del futuro della sua comunità.
Noi abbiamo invece fatto la scelta di affrontare le situazioni, di guardare sia lo stato dei conti in questo momento, per quelle che sono le informazioni in nostro possesso e che appena insediati abbiamo chiesto al settore contabile, ma si è scelto anche e, soprattutto responsabilmente, di guardare in proiezione dentro la difficoltà dell’Ente, ai rapporti interni e alle criticità emerse e che emergeranno e rappresenteranno ancora fonte di incertezza economica, finanziaria e di preoccupazioni per chi, come il sindaco Diego Ferrara ha però deciso di imprimere un cambiamento di rotta e governare all’insegna della responsabilità, della trasparenza e del buon governo, con scelte strutturali importanti come quelle sulle partecipate che si sono dimostrate debolezza portante del disastro economico.
Nell’atto licenziato ieri sera c’è tutto questo: la presa di coscienza di 57 milioni di debiti, una somma enorme che non può essere figlia solo di scelte casuali. Una cifra simile ha responsabilità profonde che affondano le radici nel tempo e riguarda nel merito comportamenti e scelte poco virtuose derivanti da incompetenza e pressappochismo che hanno ridotto la città in questo stato.
Oggi si è messo un punto, per imprimere una direzione diversa e lo si è fatto verso l’Ente e in nome di un’operazione verità sui conti che andrà avanti, già da domani rispetto alle partecipate e a tutto ciò che non è stato possibile approfondire. È indispensabile perché Chieti non affondi nella palude in cui si trova. Siamo certi che i cittadini capiranno il senso del sacrificio che si sta facendo, perché lo faremo insieme e capiranno anche il senso estremo del tentativo di non far collassare l’Ente, compiuto scegliendo il riequilibrio, condividendo passi e non producendo segreti da chiudere nei cassetti. Lavoreremo alla luce del sole, perfettamente consci della difficoltà e del valore della sfida, che è quella di rimettere in piedi questa città, mortificata da chi ha dimostrato di avere interessi e orizzonti diversi dal bene comune”.