Chieti. “Da più di tre mesi ho inviato alla Asl 02 una richiesta di informazioni sulle azioni che la regione sta portando avanti per la riapertura dell’ambulatorio veterinario di Colle Torino a Bucchianico, chiuso da più di due anni. Dal 3 novembre 2021 non ancora ricevo alcuna risposta e per questo oggi ho inoltrato una nuova richiesta per la quale mi aspetto un riscontro chiaro e rapido, dato che i cittadini aspettano da troppo tempo una soluzione a un problema molto sentito sul territorio e si sono anche mobilitati da tempo attraverso una raccolta firme per spingere chi di dovere a risolvere il problema”.
Interviene così il consigliere regionale Barbara Stella (M5S) che torna a chiedere la riapertura dell’ambulatorio veterinario di Bucchianico.
“Non è possibile che un servizio così importante venga interrotto, seppur per problemi relativi alla condizione delle strutture, senza che ad oggi, dopo ben due anni, si siano trovate soluzioni adeguate. Il problema è stato portato all’attenzione del Consiglio regionale anche attraverso una risoluzione votata all’unanimità nel novembre 2019 e che ha impegnato la regione a colmare questa grave carenza. Ad oggi, però, il problema non è stato ancora risolto, in perfetta coerenza con i tanti ritardi a cui questa regione ci ha abituati”.
E prosegue, “ricordo che la chiusura dell’ambulatorio veterinario di Bucchianico ha creato non pochi disagi ai cittadini dell’area teatina che per poter usufruire di una struttura pubblica che offre lo stesso servizio devono percorre diverse decine di chilometri. Inoltre l’ambulatorio garantiva tutte le attività di prevenzione e protezione non solo per i cittadini che posseggono un animale da compagnia, ma anche per tutti quei volontari che ogni giorno si adoperano per contrastare il fenomeno del randagismo e per la prevenzione di malattie che mettono a rischio la salute degli animali stessi”.
E conclude, “continueró a dare battaglia per ripristinare questo servizio che è fondamentale anche per tutti quegli animali che per svariati motivi vengono raccolti dalla strada e portati nella struttura di Lanciano, con conseguenze sia sulle spese di trasposto da parte dell’utenza che sullo stress che gli animali stessi devono subire”.