Chieti. “L’ufficialità non c’è ma il destino dell’Istituto che una volta ospitava le Orsoline a Chieti alta nel quartiere Civitella, è ormai segnato!”.
Così in una nota il consigliere comunale dell’Udc, Alessandro Orsini, che aggiunge: “Infatti, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi è da qualche mese il gestore se non addirittura il proprietario dell’intero edificio posto nella parte alta della Città alla Civitella. Notizie certe non ne trapelano e se non fosse per un lungo via vai di persone di varie nazionalità che entrano e escono dall’Istituto dove non si vede più traccia delle Suore, la Città non è ancora ben conscia del profondo cambiamento in atto nella vita sociale di Chieti. Infatti, come è noto, l’Associazione di Don Benzi da sempre si occupa con lodevole impegno a favore degli ultimi, degli emarginati, come extra comunitari, barboni, prostitute ecc. ecc. diffondendo la cultura dell’accoglienza come elemento portante della propria azione sociale. Questo significa che nel prossimo futuro, se anche nella sede di Chieti si darà vita al progetto “Casa Famiglia” come pare ormai scontato, la destinazione dell’Istituto ex Orsoline, data anche la enorme dimensione della struttura medesima, sarà quella di calamitare sulla parte alta della Città decine di centinaia di persone, uomini, donne, bambini e anziani con le più diverse e disparate problematiche sociali. Infatti, l’Associazione ospita nelle proprie strutture in giro per il mondo tra gli altri anche minori in affido, disabili, tossicodipendenti, ecc. oltre ad essere attiva nella promozione di percorsi rieducativi alternativi come ad esempio per i carcerati. Orbene, pur nel rispetto dell’importante ruolo sociale verso il prossimo svolto dai volontari dell’Associazione di Don Benzi, mi sovviene da chiedermi se non fosse stato meglio individuare un’altra location per la Casa Famiglia, magari meno centrale, anziché insediarsi nel cuore del Centro Storico di Chieti con problematiche che, lascio immaginare, potrebbero emergere in ragione di una difficile “coabitazione” tra residenti e ospiti della Casa Famiglia.
“Di certo – conclude il consigliere Orsini – c’è che la decisone di destinare l’ex Istituto delle Orsoline a “Casa Famiglia” è maturata nella Curia di Chieti, anzi pare essere stata fortemente sospinta proprio dal vertice della medesima Curia all’indomani della decisione delle suore di lasciare per sempre Chieti. Una decisione univoca che stando ai dati a mia disposizione è stata assunta senza interfacciarsi in alcun modo con l’Amministrazione Comunale e senza tenere conto dell’impatto sociale che detto insediamento avrà certamente sulla popolazione”.