Chieti. “Ho deciso di non accettare la proposta di candidarmi alle prossime elezioni regionali rivoltami in questi giorni con garbata insistenza da amici, cittadini, sindaci, amministratori locali e dirigenti del mio partito”.
E’ quanto dichiara il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio.”Non posso e non voglio dimettermi da presidente della Provincia di Chieti – sottolinea il presidente Di Giuseppantonio – per senso di responsabilità tenuto conto della situazione finanziaria dell’Ente e per la storica transizione che le Province si apprestano a vivere. Per questo gli ultimi mesi del mio mandato richiedono perfino una maggiore diligenza e operosità.La rinuncia è senz’altro un sacrificio personale – ribadisce e conclude il presidente Di Giuseppantonio – che manco a dirlo faccio volentieri per la mia comunità, consapevole del fatto che ci saranno altre occasioni per continuare l’impegno politico a favore della mia gente e al servizio delle Istituzioni, con l’entusiasmo e l’umiltà che hanno sempre contraddistinto il mio operato”.
Questo è il commento del capogruppo del Pd in Consiglio provinciale a Chieti, Camillo D’Amico: “Proviamo rispetto per la scelta adottata dal presidente Di Giuseppantonio nel non essersi dimesso, per poi candidarsi alle prossime elezioni regionali del 25 maggio, ma vorremmo spendesse tutte le migliori energie per rendere fattiva l’azione della sua amministrazione per il bene del territorio. Dovrà al più presto nominare un numero di assessori necessari a garantirgli un ordinaria attività di giunta in sostituzione dei sei dimessisi che correranno nei rispettivi partiti di appartenenza, alle prossime elezioni regionali. Coloro che si sono dimessi non sono stati certamente molto brillanti ed attivi in questi anni in termini di presenza e protagonismo amministrativo; il nostro augurio è che in queste ore il presidente rifletta, scelga bene e limiti il numero allo stretto necessario anche per dare un segnale di sobrietà ai cittadini che, visti i tempi, certamente non guasta affatto. Di cose da fare ce sono diverse ma noi lo sollecitiamo a: predisporre il bilancio di previsione del 2014 e sottoporlo all’approvazione del Consiglio Provinciale, aggiornare il piano triennale delle opere pubbliche recependo gli emendamenti approvati dalla commissione consiliare con parere tecnico positivo, portare a compimento tutti gli appalti dei lavori inerenti la vecchia programmazione lasciata in eredità dal centrosinistra, riproporre alla regione Abruzzo la necessità d’impegnare parte dei fondi Fas ancora non riprogrammati per un piano di manutenzione straordinaria della disastrata viabilità provinciale, tornare a sollecitare il governo nazionale, con il pieno coinvolgimento dei parlamentari della nostra provincia di ogni coloritura politica, del ‘caso Chieti’ così come formalmente posto al presidente del Consiglio Enrico Letta. La normativa in discussione sul ruolo delle province del futuro assegna la viabilità come vero ed unico elemento di competenza diretta oltre compiti di coordinamento istituzionale; per questa ragione un fine legislatura dedito all’attenzione vera e concreta della viabilità non solo potrebbe risultare utile ad una migliore percezione dell’utilità dell’ente ma produrrebbe un positivo effetto nel territorio. Se il presidente spenderà ogni utile energia in questo senso saremo al suo fianco impegnando ogni nostra risorsa politica ed istituzionale”.