Chieti. Entro il 2017 potrebbe essere completata la Fondovalle Sangro con un nuovo e più concreto progetto. E’ questo lo scopo del protocollo d’intesa che è stato siglato questa mattina a Chieti, nella Sala della Giunta del Palazzo provinciale, che concerne appunto il completamento dell’arteria e, più in generale, gli assetti stradali tra l’alto Molise e l’Abruzzo.
All’incontro, convocato dal presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, c’erano il presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, il capo Compartimento Anas Abruzzo, Lelio Russo, il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, il rappresentante di Confindustria Chieti, Ivano Calabrese, anche in qualità di ad della società consortile Inoltra srl, il presidente del Patto Territoriale Sangro Aventino, Nicola Cicchitti, il Coordinatore del Polo Automotive, Raffaele Trivilino, il dirigente del Settore Tecnico della Provincia di Isernia, Lino Mastronardi, e i sindaci di Quadri, Saverio Calabrese, e di Castel del Giudice, Giuseppe Cavaliere.
“Ringrazio Lelio Russo – ha detto il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – perché ho visto in lui un funzionario dello Stato serio e ha seguito fino alla conclusione l avariante di Quadri. Ha dimostrato una capacità incredibile, speriamo di continuare per questo ultimo tratto. Il protocollo vuole individuare u nuovo tracciato il cui costo oggi è di 100 milioni di cui 50 dovranno venire. Il sottosegretario Legnini ha assicurato il massimo impegno. Questa mattina ho parlato con il ministro alle Infrastrutture Lupi. Un problema grosso è il completamento della Fondovalle Sangro che è di primaria importanza. Il traffico si riversa sulle strade provinciali, quindi questo è un problema di tutte le strade gestite dalla Provincia”.
Il documento ha l’obiettivo di individuare il tracciato ottimale per il completamento della Fondovalle tra la stazione di Gamberale e Quadri, pari a circa 5 km, e come primo atto si prevede la redazione di un nuovo progetto in sostituzione del precedente, redatto circa venti anni fa, il cui costo si aggirava intorno ai 180 milioni di euro. Il nuovo progetto prevede un investimento pari a circa 100 milioni, di cui 50 già coperti dall’Anas e dalla Legge di Stabilità 2012.
“È una cosa che abbiamo ideato quest’estate – ha spiegato il capo Compartimento Anas Abruzzo, Lelio Russo – ed abbiamo condiviso tutte le scelte per pianificare il lavoro che si andrà a fare. Il nostro obiettivo è quello di completare la Fondovalle Sangro con l’ultimo lotto che speriamo di completare al più presto. Per quanto riguarda il lotto successivo abbiamo dato un’accelerazione. Studieremo le varie alternative ed entro primavera cercheremo di svilupparle. Stiamo cercando di contenere il costo che si aggirerà intorno ai 100 milioni. Il territorio è particolarmente difficoltoso e aspro. Siamo nella fase preliminare, tra gennaio e febbraio avremo un quadro più chiaro. Il Protocollo serve a tutti per condividere le scelte che faremo in un futuro prossimo”.
Il sottosegretario di Stato Legnini, assente per i lavori al Parlamento sulla Legge di Stabilità, ha mandato una nota dove ha ribadito al presidente Di Giuseppantonio il prioritario impegno a far in modo che venga completata l’opera e che si avvii subito un nuovo lotto per spendere i 50 milioni già disponibili. Non appena sarà definito il progetto preliminare il Governo, d’accordo con il presidente Anas Ciucci e con il Ministro delle Infrastrutture Lupi, provvederà a individuare le risorse finanziarie ulteriori fino al completamento. Per quanto concerne la variante di Quadri, la definitiva apertura si terrà nei primi giorni di gennaio e non entro l’anno, come comunicato precedentemente, a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato le settimane precedenti.
“Oggi – ha affermato il presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto – è il coronamento di una promessa su una problematica che sono rammaricato di aver sollevato solamente ad agosto, ma sono contento di averlo fatto perché è servito per smuovere un po’ le coscienze sulla Val di Sangro. Le premesse ci sono tutte in questo momento, con la buona volontà siamo riusciti a riunire le intelligenze che stanno cominciando a funzionare. La problematica è troppo importante perché riguarda l’occupazione e l’aspetto sociale del nostro territorio. Speriamo che questo possa servire per aprire la porta su altre problematiche. Questi lavori saranno importanti per tutta una serie di ricadute sul territorio. È un segno di disponibilità e di sostenibilità. Con l’ultima nevicata ci siamo resi conto delle difficoltà che ci sono. Ci sono diverse problematiche, quindi fare l’ordinanza di chiusura di quella strada è pesato ma è stato un atto dovuto. Speriamo che questo protocollo sia l’avvio di un concreto viatico che tutti seguano. Sono fermamente convinto e fiducioso sulla riuscita del percorso che stiamo intraprendendo”.
Francesco Rapino