Chieti. Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in qualità di Delegato Anci Nazionale per il “Personale e le Relazioni Sindacali”, ieri pomeriggio è intervenuto a Roma, presso la sede Ministeriale “Affari regionali ed Autonomie”, alla riunione della Conferenza Unificata.
Nel corso della discussione dell’ordine del giorno “Parere sullo schema di disegno di legge in materia di contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato” il Sindaco Di Primio, esprimendo parere favorevole, in rappresentanza dell’Anci ha consegnato al contempo un documento con alcune osservazioni.
“È necessario che si creino incentivi per un minore e migliore utilizzo del suolo a favore dei Comuni nonché nuove norme. Quelle in vigore, infatti, sono vecchie e non vi è nessun sostegno per le buone pratiche – ha commentato il Sindaco. Pensiamo a due tipi di iniziative: la riconversione e la riqualificazione degli edifici già esistenti nelle città, sul modello di Berlino che ancora continua ad abbattere interi quartieri per costruirne nuovi e moderni; in secondo luogo pensiamo ad un’incentivazione fiscale per il recupero del patrimonio edilizio e per l’efficientamento energetico e la standardizzazione a livelli elevati dei metodi di edificazione”.
Relativamente all’ordine del giorno “Parere sullo schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali concernente il riparto per quest’anno del Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati” il sindaco Di Primio ha dichiarato: “I Comuni chiedono che il fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati passi da 20 a 100 milioni di euro. Accudire un ragazzo costa circa 100 euro al giorno, quasi 40.000 euro l’anno a minore. Il Comune di Chieti ne assiste circa 20/30, un costo di 750.000,00 euro che incide sul bilancio. Considerato che sono i Comuni a finanziare le emergenze chiediamo che i sindaci possano prendere parte a tale processo di pianificazione degli interventi. Quegli 80 milioni sono la difesa che i Comuni chiedono per evitare che si continuino a creare sbilanci nei nostri conti. Possiamo dire di no alla sistemazione di una buca sull’asfalto ma non possiamo dire di no a un bambino che arriva e chiede accoglienza”.