Francavilla, ‘Filiere Virtuose’: ecco come far diventare i rifiuti una risorsa anzichè un costo

petizione_fliere_vrtuose_francavillaFrancavilla al Mare. Grazie al Comitato “Laboratorio Cittadino per il bene Comune di Francavilla al Mare” ha preso il via la dimostrazione di recupero delle materie prime seconde omogenee (non più rifiuti), per l’iniziale frazione delle plastiche, con lo scopo di evidenziare le modalità che i cittadini dovranno in futuro adottare per operare l’Rdq (Raccolta Differenziata di Qualità) perfezionando di poco quanto già fanno con la semplice Raccolta Differenziata (Rd).  

La dimostrazione è a sostegno della Petizione indetta dallo stesso Comitato denominata “Le Filiere Virtuose” per l’avvio ed integrazione di questo nuovo servizio RDQ — obbligatorio per gli Enti pubblici  come da Decreti Legge Monti, Letta — incentivando congruamente le condotte virtuose ad opera dei cittadini ricicloni ai quali saranno favorite, oltre che le premialità economiche per le materie vendute per il loro riciclo, anche le riduzioni (o esenzioni) previste del tributo per i rifiuti Tares, nel caso dimostrino di aver avviato al recupero gli scarti giornalieri ben differenziati di qualità, ovverosia: organizzati come materie prime seconde omogenee, quindi non più considerate rifiuti. La raccolta delle firme sta procedendo a buon ritmo e hanno aderito all’iniziativa l’associazione Codici Abruzzo, l’associazione Codancos, il M5S di Francavilla.
“Le sottoscrizioni della petizione — commenta il presidente Annagrazia Matarrelli — stanno procedendo molto bene, evidenziando un grande interesse dei francavillesi alla nostra proposta e allo sviluppo del progetto. Continueremo pertanto ad allestire il nostro gazebo e a sostenere tutte le iniziative previste, ogni fine settimana fino a fine anno 2013, principalmente in Piazza Sirena e operando alcune tappe anche in Piazza S. Alfonzo (zona Asterope)”.
Stiamo anche organizzando a breve, degli incontri di informazione e approfondimento presso le scuole locali, avviando eventi tematici con il coinvolgimento oltre che degli insegnati, anche dei genitori.
“E’ palesemente chiaro — interviene Maurizio Rampazzo relatore del progetto — che tutti i cittadini sono concordi che il problema dei rifiuti, soprattutto gli oneri conseguenti, sono oramai totalmente insostenibili, per non parlare delle conseguenze ambientali, oneri compresi. E questo ancor di più se valutiamo che negli ultimi anni c’è stata una riduzione sostanziale della produzione dei rifiuti pro capite, vuoi con l’incalzare della cultura del riciclo, ma soprattutto causa la crisi che ha fatto ridurre drasticamente i consumi. Viene da chiederci il perché, al contrario, sono aumentati i costi di gestione e smaltimento visto che sono un servizio commisurato alla proporzionalità dei rifiuti conferiti dal singolo cittadino, commisurazione basata sul principio della Direttiva 2008/98/CE di ‘chi inquina paga’, recepito anche dalle Leggi quadro specifiche in Italia. Ciò nonostante il nostro obiettivo è perseguire con determinazione l’assoluto cambiamento dell’attuale ‘indegno panorama’ avviando la progressiva riduzione di produzione dei rifiuti fino all’azzeramento e farsì che i tempi siano i più brevi possibili favorendo maggiori premialità economiche alle condotte virtuose dei cittadini che avranno aderito e sostenuto questa nuova condizione di cambiamento cosicché: se fino a ieri si è pagato per conferire i propri rifiuti, oggi, ogni francavillese potrà decidere di vendere le sue materie di scarto ben differenziate a società di recupero e acquisizione, meglio ancora se convenzionate con la nostra amministrazione comunale”.
“Con la raccolta firme per la petizione ‘Le Filiere Virtuose’ — continua Rampazzo — abbiamo anche avviato una dimostrazione di raccolta differenziata di qualità mostrando ai cittadini le oggettive modalità e la estrema facilità di come separare correttamente, appunto di qualità, gli scarti giornalieri non solo per singola tipologia ma anche per caratteristiche e colori, nonchè quant’altro utile per predisporle al meglio al fine della loro vendita come materia prima seconda omogenea. Per questo primo esempio dimostrativo abbiamo invitato la cittadinanza di Francavilla al conferimento delle sole materie plastiche e devo dire che il consenso è stato davvero lusinghiero e i risultati sono molto promettenti, oltre le nostre aspettative. Grazie alle materie differenziate di qualità (non più rifiuti), verranno migliorati tutti i servizi a minor costo e potremo anche creare nuove aziende di lavorazione delle stesse materie e, quindi, creare anche nuovi posti di lavoro. Bypasseremo l’attuale sistema di raccolta, separazione e trattamento rifiuti con gli impianti bio-meccanici, perché sarà fatto direttamente dal cittadino al fine di avere il 100% di recupero di materie da riciclo piuttosto che uno scarso 15-20% e di bassa qualità, passando tutti i costi dei servizi di recupero (es. porta a porta , eco-centri comunali, eco-point di conferimento in centri commerciali e aree di servizio carburanti, o altro genere) direttamente alle aziende di lavorazione e produzione dei beni di consumo con materie da riciclo che spalmeranno tali costi sul valore commerciale finale del bene e che, con una distribuzione sui mercati interno e/o estero, sarà decisamente un onere minimo all’interno dei costi generali di produzione, completamente sostenibile. E questo a chiarimento che una ‘vera Filiera Virtuosa, appunto, sostenibile’ è solo quella che può trasformare un rifiuto in ‘materia differenziata di qualità’ per riciclo e un ‘onere sociale in opportunità di rilancio’ dell’economia locale a favore dell’intera collettività e del consolidamento della ricchezza territoriale. Invitiamo tutti i cittadini pertanto a diffidare da altre formule che di questi tempi vengono propagandate e verificare con molta attenzione — comparando il nostro modello di progetto ‘Le Filiere Virtuose’ e gli obiettivi in esso previsti — i veri risvolti che dette “formule pseudo-virtuose” realmente nascondono e che poi di fatto si svelano non garantire le stesse aspettative da noi descritte, anzi, si potrà constatare che alla fine impegnano sempre di più il cittadino con oneri sempre a suo a carico e sempre maggiori, palesando solo ennesime speculazioni, che sicuramente non rilanciano nessuna economia benché meno nuovi posti di lavoro, ma solo profitti sempre per i ‘soliti pochi’. Inutile poi chiarire i vantaggi che l’amministrazione comunale ne ricaverà con la rimodulazione delle gestioni rifiuti verso un sistema di filiera di qualità Rdq per il recupero delle Mpso, a favore anche di un bilancio oneri-tributi più equo e più sano. E’ di fatto una concreta opportunità che non possiamo più rimandare,… soprattutto di questi tempi! Anche i Paesi del Nord-Europa ce lo dimostrano, già da decenni attivi in queste pratiche virtuose, che sono state definitivamente consolidate restituendo agli abitanti importanti vantaggi economici e una migliore qualità della vita. Quindi è ora che consolidiamo localmente le nostre ‘Filiere Virtuose’! Il nostro invito è che non sia solo circoscritto a Francavilla ma esteso in tutto l’Abruzzo e magari anche in tutta l’Italia: ne avremmo sicuramente grandi vantaggi sia economici che di salubrità ambientale. La prossima settimana partirà la stessa petizione e tutte le iniziative previste anche nel Comune di Scafa dove è stato costituito un identico Comitato a riprova che l’esigenza del cambiamento è fortemente condiviso. Invitiamo pertanto tutti cittadini degli altri Comuni abruzzesi che, se interessati, possono scrivere alla email mr@xyz-mma.com per richiedere tutte le informazioni e la documentazione utile per l’avvio della petizione ‘Le Filiere Virtuose’ in tempi rapidissimi, tenuto conto che a fine anno 2013 incombe l’ultima rata della Tares e subito incalzerà la Trise (Tari per i rifiuti) per il 2014. Dopo i rifiuti ci inizieremo ad occupare di energia e proporremo una petizione per l’adozione di nuove soluzioni di efficienza e risparmio energetico nonché produzione di energia al fine di rendere il cittadino non più passivo nell’usufruire i servizi ad oggi propinati ma totalmente attivo, non solo come consumatore, ma anche come produttore di elettricità per l’auto-consumo e da immettere nella rete per il fabbisogno territoriale (nazionale). Questo ulteriore obiettivo, che completerà i principi contemplati nella nostra proposta ‘Le Filiere Virtuose’, farà in modo che ogni singolo cittadino, semplicemente vivendo la sua vita quotidiana, possa produrre e ricevere risorse a proprio vantaggio e sostegno. E saranno per diritto di nascita, inalienabili, incondizionati e vita natural durante. E’ convinzione del nostro Comitato, che tematiche importanti per il bene comune, come nel caso dei rifiuti o dell’energia, sono l’occasione e il motivo per ri-alimentare quel senso civico e morale di ognuno, quella virtuosità, che deve essere sempre al di sopra anche delle appartenenze politiche”.

Francesco Rapino

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