Chieti, costituito Comitato per la Legalità

centrosinistra_chietiChieti. È stato costituito a Chieti il Comitato per la Legalità, nell’ambito dell’Operazione Trasparenza. Il Comitato è promosso dal Pd ed ha visto l’adesione dei vari partiti comunali di opposizione. Intanto lunedì ci sarà un Consiglio Comunale straordinario dove si tratterà il tema dell’arresto dell’ex assessore Ivo D’Agostino.

“Ci sono dei punti fondamentali – ha spiegato il vicesegretario comunale del Pd, Filippo Di Giovanni – oggi a Chieti si costituisce questo Comitato per risolvere le problematiche legate al tema morale. È una battaglia per la trasparenza, per rappresentare il disagio dei cittadini da portare in Consiglio Comunale. Il tema principale è la Commissione d’Inchiesta sulla questione giudiziaria che ha coinvolto Ivo D’Agostino. Sulla questione morale a Chieti c’è bisogno di un vero risveglio della questione civile. Io penso che su questo aspetto stiamo tornando indietro di molti anni ed il Partito Democratico darà battaglia a 360°. Vogliamo capire se questa vicenda è solo un fatto occasionale o un costume di fare politica. Fare delle battaglie da soli è difficile, il fatto che siamo in tanti è un segnale. La buona amministrazione deve essere un patrimonio per tutti, come merita questa città. Dal Consiglio di lunedì vogliamo capire se il sindaco e la giunta vogliono o meno questa Commissione d’Inchiesta. Vogliamo capire se questa amministrazione vuole fare luce sui fatti mettendo mano sulle carte perché la cittadinanza deve sapere. Noi ci impegniamo affinché tutti sappiano che cosa venga fuori da questa situazione”.
“Lunedì, attraverso una mozione, chiederemo una Commissione d’Inchiesta immediata – ha aggiunto il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, Alessio Di Iorio – vogliamo capire se il sindaco abbia intenzione di affrontare questo problema, se ha intenzione di risolverlo, se vorrà mettere altre persone e altri strumenti perché Chieti ne ha bisogno. Chiediamo alla città di darci una mano perché sembra che Chieti sia abituata a questi eventi, ma non è così. La città ci deve dare una mano perché ha delle potenzialità enormi da esprimere. È normale che una responsabilità politica il sindaco ce l’ha, è un dato di fatto. È necessario che venga costituita la Commissione d’Indagine per verificare se ci sono state delle altre negligenze”.
“Oggi con la costituzione di questo Comitato Civico – ha sottolineato il vicesegretario provinciale del Pd, Chiara Zappalorto – soprattutto noi donne chiediamo alle amministrazioni di aiutare le donne e monitorare sul territorio. Chiaramente in questo momento storico di crisi, questo strumento è fondamentale. Quindi noi chiediamo che siano le donne presenti nelle Istituzioni ad essere una locomotiva per il riscatto del territorio. Ringrazio tutti i partiti, non solo cittadini, ma anche provinciali, che ci hanno detto che sono con noi per la costituzione di questo Comitato”.
“L’episodio dell’arresto dell’assessore D’Agostino – ha detto il consigliere di Scelta Civica, Alessandro Giardinelli – non è legato soltanto ad un reato di un singolo ma di un reato perpetrato nell’ambito di un’attività amministrativa. Di Primio non ha pensato a ricostruire la macchina amministrativa all’insegna della trasparenza, ma ha pensato a piazzare i suoi uomini nell’amministrazione e nelle attività partecipate, ha solo messo le persone a gestire il potere. Basta pensare che il sindaco ha trattenuto la delega all’Urbanistica. Quando un assessore che va a gestire un potere agisce nel suo interesse personale, nel momento in cui si creano dei problemi succede quello che tutti sappiamo. La gente non vuole più questa giunta e questo sindaco. Un’altra colpa è che il sindaco è la testimonianza morale, non ha preservato il valore delle famiglia e della donna, questo ha dato il via all’innesco di questi reati. Il sindaco e la giunta si fregiano di essere di destra, invece hanno tradito il loro orientamento politico perché non hanno rispettato questi valori”.
“Ringrazio il Partito Democratico per questa iniziativa – ha affermato Annalisa Settimio di Sel – che noi accogliamo molto favorevolmente. La cosa che ci preme rimarcare è che il sindaco deve fare al più presto chiarezza. Una riflessione che abbiamo fatto in questi giorni è che quando ci fu lo scandalo delle tangenti che coinvolse i commercianti, il sindaco Ricci collaborò con le Autorità di polizia. Vorremmo che questo Comitato fosse allargato a tutta la cittadinanza”.
“Vogliamo avere un confronto con chiunque non sia stato aiutato o ascoltato nel modo giusto – ha rimarcato il capogruppo dell’Idv in Consiglio Comunale, Bassam El Zohbi – questi sono atti che vengono pubblicati ed il cittadino ha il diritto di sapere se sono giusti. Il Comitato, oltre ad ascoltare, deve fare da pungolo all’amministrazione e alla risoluzione dei problemi. Il problema principale è che si sono trascurati i valori principali”.
“Vorrei sapere – ha concluso il capogruppo di Chieti per Chieti, Luigi Febo – quando sentiremo il pensiero dell’assessore alle Pari Opportunità dell’amministrazione Di Primio rispetto a quanto accaduto. È imbarazzante il suo silenzio. È più facile mostrarsi solidali su grandi temi astratti? Ma, è ora che l’assessore De Matteo dovrebbe dire a tutte le donne come l’assessore le tuteli. Instaurare una Commissione permanente che garantisca il rispetto delle procedure di assegnazione delle Case Popolari è ovviamente una provocazione. Una provocazione perché che il sindaco della mia città sia il primo a voler tutelare la Legge e che, in rispetto alla normativa vigente sulla trasparenza, non si limiti ad un’inchiesta interna ma apra gli Uffici a noi consiglieri, e quindi ai cittadini che hanno il diritto di sapere”.
Francesco Rapino

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