Casalincontrada. “Il sindaco Di Luzio giustamente gongola soddisfatta per il risultato ottenuto dal sito istituzionale del Comune di Casalincontrada, dell’inaugurazione delle casette dell’acqua e del wii-fii gratuito, dimenticando di dire che sono iniziative nate su proposta ufficiale dell’opposizione, e ne fa sfoggio sulla stampa”.
Così in una nota il capogruppo di Casale Futuro in Consiglio Comunale a Casalincontrada, Sergio Montanaro, che aggiunge: “Ma forse vi sono altri problemi che andrebbero meglio evidenziati e su cui soprattutto il sindaco Di Luzio dovrebbe riflettere e fare ammenda. Specialmente dopo che la stessa ha partecipato attivamente all’amministrazione di Casalincontrada prima come vice-sindaco e da due mandati, circa 10 anni, come sindaco. A causa principalmente dei rilevanti oneri finanziari l’Ente Comune di Casalincontrada, per la prima volta, ha un risultato economico negativo ufficiale e si trova nella condizione di squilibrio economico. Questa è una situazione di grande allerta! Situazione che stiamo portando all’attenzione da tempo. A fronte di un avanzo amministrativo di 33.000 euro circa, all’atto dell’ammortamento dei beni mobili ed immobili, si verifica che il conto economico produce uno squilibrio per circa 62.000 euro che preclude fortemente la funzionalità dell’Ente. Il Comune di Casalincontrada è economicamente in deficit. Di fatto si è bloccato l’ente sul fronte della possibilità di contrarre mutui per investimenti in quanto l’indebitamento è già notevolmente superiore al consentito (10,34% contro il consentito 8% per quest’anno, prossimo anno 6% e 2015 4%, quindi per scalare e poter contrarre nuovi mutui ci vorranno circa 10 anni). In bilancio è riportata una mole impressionante di residui attivi (crediti per 1.387.081, 61 euro + 62% rispetto alle somme accertate nel 2012) e di residui passivi (debiti per 2.074.340,58 euro + 95% rispetto alle somme impegnate nel 2012,). Quasi 400.000 euro di residui attivi provengono dal 2008 e da anni ancora precedenti, quindi sono assai datati e probabilmente di difficile riscossione; non a caso il Revisore fa una considerazione assai interessante a pag. 36 nelle ‘considerazioni finali’ per cui l’equilibrio del bilancio si gioca sulla presunta riscossione di tali crediti che se, nella malaugurata ipotesi, dovessero essere insussistenti, creerebbero un disavanzo considerevole. Inoltre, fatto non secondario, tale risultato negativo è fortemente mitigato dai prelievi una tantum a carico dei cittadini di Casalincontrada per oltre 210.000 euro, 160.000 euro per recupero Tarsu e 59.500 euro per recupero Ici, altrimenti la reale negatività di bilancio sarebbe stata di oltre 270.000 euro . È quindi legittimo cominciare chiedersi quali saranno i risultati per il 2013. Oggi si è purtroppo verificato quello che da anni stiamo indicando come rischio. Il risultato economico fortemente negativo è pienamente ascrivibile al modo di gestire le risorse pubbliche in maniera scellerata dal sindaco Di Luzio in perfetta continuità con i suoi predecessori nel ruolo di sindaco. A testimonianza vi è anche la situazione degli altri Enti a cui la stessa ha prestato la propria opera amministrativa. Questa situazione contabile fortemente negativa getta una pesante ombra sulla realizzazione e quindi la consegna dei nuovi loculi cimiteriali. Per la realizzazione dei loculi si prevedeva, tra l’altro, una somma, circa 140.000 euro a carico dell’Ente da finanziarsi con un mutuo da accendersi presso la Cassa Depositi e Prestiti, e la somma di oltre 500.000 euro a carico dei privati, che hanno già pagato, e quindi allo stato attuale la possibilità da parte dell’Ente di poter mettere a disposizione la propria quota è una strada preclusa. Il sindaco Di Luzio – conclude Montanaro – sarà ricordato come il sindaco del segno meno in bilancio e lascerà una pesantissima situazione economica al suo successore e soprattutto ai cittadini di Casalincontrada rappresentando materialmente l’archetipo dei politici che hanno sperperato e mal gestito i soldi pubblici in Italia negli ultimi 20 anni con la loro politica della valorizzazione del bene singolo maggioritario e della costruzione di un percorso politico personale basato sull’evanescenza e la inconsistenza della proposta politica basato su un rapporto tra dare ed avere e non sul fare. Disseminando il proprio percorso politico di opere sovradimensionate e spese a carico dei cittadini che oggi stanno rivelando la loro vera natura di spese spesso non rapportate alle reali possibilità e necessità della nostra comunità”.