Francavilla al Mare. Il Comitato spontaneo di cittadini Risorgi Sirena di Francavilla al Mare, nato per difendere un importante simbolo della città, Palazzo Sirena, questa mattina ha presentato il calcolo della spesa per lavori di adeguamento di impianti e manutenzione straordinaria.
Il Comitato ritiene sbagliato procedere a quella che il sindaco e la su amministrazione definiscono “Ristrutturazione del Palazzo Sirena con diminuzione delle superficie e dei volumi esistenti” (di fatto demolizione dello storico Palazzo) e ritiene pretestuose se non addirittura false le motivazioni addotte al sostegno di tale proposito.
“Questa idea di abbattere il Palazzo Sirena – ha detto il capogruppo dei Democratici per Francavilla in Consiglio Comunale nonché membro del Comitato Risorgi Sirena, Stefano Di Renzo – non era nel programma elettorale. Anche per i tigli abbiamo proposto un ordine del giorno che dovrebbe essere discusso nel prossimo Consiglio Comunale. Il Consiglio Comunale è la sede più democratica per discutere queste situazioni e cerchiamo di evitare questo scempio. Dobbiamo cercare di fare in modo che a Francavilla non ci siano più i non luoghi come il Porto che rovinano l’immagine della città”.
La proposta del Comitato Risorgi Sirena è quella del ripristino dell’intero complesso con particolare attenzione al miglioramento delle caratteristiche energetiche secondo quanto previsto dal Patto dei Sindaci sottoscritto dal Comune di Francavilla al Mare nel 2009, potendo così accedere al finanziamento comunitario del Seap (Piano di Azione Energetica Sostenibile) già approvato.
“Vogliamo difendere a tutti i costi questa importante istituzione di Francavilla – ha commentato il portavoce del Comitato, Pierfrancesco Fimiani – questo Palazzo fa parte della storia della nostra città. Nel dopoguerra Francavilla è rinata insieme a Palazzo Sirena, quindi non può esistere Francavilla senza questo Palazzo. Il 26 aprile lanceremo un incontro pubblico per presentare le nostra proposte a tal proposito. Ringrazio il gruppo dei Democratici per Francavilla che in Consiglio Comunale si sta battendo su questo argomento. Al momento non ci sono atti ufficiali per abbattere Palazzo Sirena. Un motivo per giustificare questo abbattimento è quello dei costi. Quando si parla di ristrutturazione, si pensa ad una struttura fatiscente, ma non è così. Stiamo parlando di un edificio che funziona, che ospita la biblioteca comunale e lo Iat. Sicuramente non versa in un’ottima situazione, ma da qui a dire che Palazzo Sirena deve essere ristrutturato, ce ne passa. Poi ristrutturare Palazzo Sirena comporterebbe dei costi spaventosi. Si parla di scenari apocalittici, come il crollo in caso di terremoto, che invece non ci sono. Si dovrebbe mettere in efficienza questa struttura, la spesa è di 610 mila euro, nelle casse del Comune ce ne sono 560 mila. Mi sembra abbastanza evidente che si vuole far diventare questo Palazzo il fulcro della vita turistica di questa città, lo si può fare con una cifra disponibile. Le problematiche devono essere affrontate, il tutto lascia pensare che la nuova Sirena diventi un’incompiuta come il Porto. Il sindaco sarà regolarmente invitato il 26 aprile e soprattutto sarà invitata la cittadinanza. Prima di farsi un’idea, i cittadini di Francavilla devono essere informati ed oggi non lo sono. Se l’amministrazione non ha idee e vuole demolire, noi vogliamo dare il nostro contributo, io penso che la Sirena meriti questo genere di contributo”.
Francesco Rapino