Villamagna. Dopo l’Imu arriva la Tares, un nuovo prelievo per rifiuti e servizi destinato a sostituire Tarsu e Tia per ciò che concerne l’igiene urbana e il finanziamento dei cosiddetti “servizi indivisibili”.
La cosa non è piaciuta al sindaco di Villamagna Paolo RosarioNicolò che, conti alla mano, considera la novità l’ennesima scure sulle casse comunali, senza contare il peggioramento in termini di qualità e quantità di servizi.
Stando, infatti, a quanto spiegato dal primo cittadino, “le bollette pagate dalle famiglie dovranno per legge coprire integralmente i costi del servizio e tutti i Comuni che ancora non sono arrivati a questo obiettivo saranno necessariamente chiamati a ritoccare le tariffe”.
Non solo. Il nuovo prelievo produrrà per tutti, a prescindere dal sistema utilizzato oggi dai Municipi per pagare il servizio rifiuti, un aumento notevole, in quanto si tratta pur sempre di una maggiorazione volta a finanziare anche i servizi indivisibili del Comune, come la pubblica illuminazione, la manutenzione delle strade e tutte le attività diverse da quelle che, come asili nido o assistenza domiciliare, sono effettuate “a domanda individuale”.
“In tutto – tuona Nicolò – i contribuenti pagheranno un miliardo di euro all’anno, che lo Stato “risparmierà” grazie a un taglio equivalente agli ex trasferimenti ai Comuni ora rivoluzionati dalla legge di stabilità. Insomma, dovremo trasformarci in esattori, mentre i cittadini dovranno pagare cifre maggiori senza, però, poter godere di servizi aggiuntivi. Anzi, considerando anche la grave situazione economica a cui i Comuni devono far fronte, le famiglie comunque non riscuoteranno tutto l’importo detratto dallo Stato”.
Questo si tradurrà in un peggioramento della situazione di cassa degli enti, che dovranno ulteriormente rivedere i propri servizi. “Una scelta forzata – sottolinea il sindaco di Villamagna – che, come spesso accade, si andrà a ritorcere contro le fasce più deboli della popolazione, già fiaccate da condizioni di vita sempre più difficili”.
Insomma, con l’arrivo della Tares si inizierà a pagare prima delle attuali tariffe sui rifiuti e costerà di più, perché la tassa perché dovrà finanziare interamente il servizio di igiene ambientale e dovrà occuparsi anche di illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e così via.
“Una situazione paradossale – conclude il primo cittadino –: i tagli che subiranno i Comuni saranno certi, mentre le entrate, vista la situazione in cui versano le famiglie, saranno ancora incerte. Insomma, maggiori tasse e meno qualità e quantità di servizi. Un nuovo anno alle porte sempre più difficile”.