Montenerodomo. Firmato il protocollo d’intesa tra la Regione Abruzzo e il comune di Montenerodomo quale comune capofila dell’area interna Basso Sangro Trigno, la prima area interna finanziata in Abruzzo grazie alla strategia nazionale dell’ex ministro della Coesione Fabrizio Barca.
La sottoscrizione del protocollo d’intesa, autorizzata dalla Giunta due settimane fa, di fatto era l’ultimo onere a carico della Regione e degli enti locali per la firma dell’Accordo di programma quadro (Apq) previsto dalla legge.
“Con la sottoscrizione dell’intesa – ha subito chiarito l’assessore alle Aree interne Andrea Gerosolimo – Regione e Comuni hanno adempiuto a tutte le incombenza; ora la parola passa ai Ministeri con i quali dovremo firmare l’Apq per dare slancio amministrativo al programma di sviluppo previsto per l’area.
Con gli amministratori del Basso Sangro Trigno – aggiunge Gerosolimo – abbiamo portato a termine un grande lavoro che ci ha visti operare tutti verso un’unica direzione e soprattutto portatori di un preciso progetto di rilancio dell’area. Senza dubbio un buon segnale per questa regione”.
Insieme con il sindaco di Montenerodomo c’erano gli amministratori dei comuni di Schiavi d’Abruzzo e Torricella Peligna, che con altri 30 comuni compongono l’area Basso Sangro Trigno. Alla sottoscrizione dell’Apq saranno chiamati a partecipare oltre a Regione e Comuni tutti quei Ministeri interessati ai progetti di sviluppo dell’area interna: Trasporti, Economia e Finanza, Salute, Istruzione, Coesione territoriale.
I progetti verranno finanziati con i fondi regionali, statali e europei. Prima dell protocollo d’intesa con l’area Basso Sangro, l’assessore Andrea Gerosolimo ha incontrato una delegazione di sei sindaci del teramano per gettare le basi alla realizzazione della quinta area interna. Accompagnati dal consigliere Luciano Monticelli erano presenti i sindaci di Colledara, Pietracamela, Torricella Sicura, Fano Adriano, Tossicia e Crognaleto.
Si tratta, nello specifico, di comuni del teramano colpiti dal terremoto di fine 2016 ma rimasti fuori dal cratere sismico e per i quali il Governo ha pensato di organizzare un’area interna in grado di mettere insieme le esigenze e le richieste di quel territorio.