Chieti. Sinistra Italiana ribadisce la propria netta contrarietà al project financing Maltauro e lo fa attraverso una nota di Marisa D’Alfonso (segretaria Provinciale), Enrico Raimondi (consigliere comunale) e Daniele Licheri (segretario regionale).
“La finanza di progetto nel campo dell’edilizia sanitaria – si legge nella nota – è un procedimento che scarica il rischio di impresa sul committente pubblico e si sottrae alle regole dei pubblici appalti finendo per aggravare il debito pubblico già di per sé ponderoso (Il bilancio della Asl di Chieti è in passivo di oltre 40mln di euro). Ad aprile scorso Il nostro consigliere comunale Enrico Raimondi a Chieti ha presentato e fatto approvare in consiglio una mozione in cui si chiede l’immediato stop al progetto. Dopo il no del RUP (responsabile unico procedura) Filippo Manci, anche la consulente incaricata dalla Asl di Chieti, Veronica Vecchi, autorevole esperta in partnership pubblico-privato e docente presso la Sda Bocconi, boccia la prospettiva di decenni di canoni onerosi e servizi a costi elevati, peraltro di qualità non sindacabile ed erogati da un vero e proprio monopolista. Già altre regioni hanno avuto un ripensamento circa queste politiche a nostro avviso avventurose, improvvide e nefaste, davvero non si capisce perché la Regione Abruzzo si ostini a voler esporre a questo rischio la Asl di Chieti e i tutti i cittadini Abruzzesi. Crediamo che questo, come in passato lo è stata la questione Ombrina Mare, sia un errore che rischia di stravolgere il futuro degli abitanti di questa regione, ai quali è necessario garantire una informazione adeguata sui rischi a cui vanno incontro”.
“Lanciamo da subito una grande mobilitazione di tutti quelli che come noi hanno a cuore il futuro della sanità abruzzese – conclude la nota – partiti, sindacati, associazioni e semplici cittadini che pensano si debbano trovare altre strade per dare servizi di qualità mantenendo un controllo pubblico sugli investimenti futuri. Organizzeremo su questo una raccolta firme e una grande assemblea pubblica per discuterne insieme”.