Francavilla la Mare. “Non è nel mio stile rispondere a deliri di onnipotenza o far proseguire teatrini o telenovela, ma leggendo prima le dichiarazioni del sindaco Luciani poi della pseudo minoranza della maggioranza De Felice, posso semplicemente dire al sindaco Luciani di fare il sindaco di tutti e quindi gli interessi dei cittadini e non l’esattore alla disperata ricerca di entrate economiche”.
Lo dichiara in una nota il consigliere comunale del Comune di Francavilla al Mare, Franco Moroni, a proposito dell’enfiteusi e prosegue: “Non è possibile accettare intimidazioni velate per fare pressioni psicologiche e continuare imperterriti nel percorrere la loro strada senza perlomeno prendere in considerazione quanto detto, nella legalità dal sottoscritto, all’incontro pubblico di venerdì 9 marzo con riferimenti incontrovertibili storici, legislativi sul riordino degli usi civici, sentenze della cassazione, Circolari dell’Agenzia del Territorio e dell’Avvocatura di Stato che mettono in evidenza, per il caso di Francavilla al Mare, la illegittimità della richiesta dei canoni enfiteutici. Per quanto riguarda De Felice non merita nessuna risposta, le sue affermazioni parlano da sole. Resta comunque il fatto incontrovertibile che questa maggioranza stà disattendendo i programmi lungamente e fortemente promossi durante la campagna elettorale, facendo scelte discutibili a discapito della città e dei cittadini senza riuscire a stabilire un punto di equilibrio tra le esigenze di fare cassa e quelli di consentire alla nostra città di inserirsi in un percorso di rilancio economico che deve passare tramite il turismo, il commercio, l’agricoltura e non sicuramente tramite esborsi a carico dei cittadini di Francavilla. Vista la situazione di stallo, per le prese di posizione dell’amministrazione comunale ed in attesa delle conclusioni della Procura della Corte dei Conti sul mio esposto dei fatti, ho provveduto a depositare un ordine del giorno al prossimo Consiglio Comunale – conclude Moroni – con riferimenti legislativi, giuridici e tecnici per la richiesta di annullamento della delibera di Consiglio Comunale n° 42 del 15/11/2011 e di conseguenza per l’annullamento del canone e relativa affrancazione dell’enfiteusi oggi non più richiedibili e quindi illegittimi”.