Chieti. Prende spunto dal Bando appena pubblicato da Regione Abruzzo avente ad oggetto “Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (Smart building) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici”.
“Si tratta di una delle tante occasioni a cui i Comuni, attraverso le dotazioni dei fondi europei, possono partecipare” commenta Sara Marcozzi “purtroppo vedo da parte dell’amministrazione della mia città lassismo e inerzia relativamente alla capacità progettuale. Mi domando, per esempio, se è intenzione di questa amministrazione, partecipare a questo bando. Una amministrazione che appare troppo concentrata sulle improduttive guerre di campanile, mentre Chieti perde numerose opportunità di finanziamento. A quasi due anni dalle elezioni, riteniamo i risultati di questa Giunta davvero scarsi”.
Una tecno-struttura che fa acqua da tutte le parti. E’ questa la principale colpa del Sindaco ad avviso dei consiglieri Argenio e D’Arcangelo. “Siamo a quasi metà mandato e mentre in altri comuni vicini vengono istituiti uffici di euro-progettazione, a Chieti siamo fermi all’età della pietra e le maggiori responsabilità sono di un Sindaco padre-padrone che non ha ancora percepito l’importanza della condivisione delle responsabilità, che non ha minimamente pensato alla creazione di team di lavoro, soprattutto in tema di euro-progettazione”.
Nei prossimi giorni depositeremo un interrogazione per fare il punto sulla situazione.” Vogliamo conoscere il numero di progetti europei a cui il Comune di Chieti ha partecipato” commentano Argenio e D’Arcangelo “è una partita troppo importante, forse l’unica su cui puntare davvero per implementare di risorse economiche un bilancio imbrigliato da passività [create da loro!]. La capacità di progettazione è l’unica via percorribile per dare ossigeno ed immettere nuove risorse sul territorio, questa è l nostra proposta. Il sindaco, se tiene alla sua città, dovrà accoglierla, altrimenti vada a casa!”.