Chieti. “Dall’indagine effettuata dal giornale Il Centro sull’attività istituzionale messa in atto dai Gruppi Consiliari e dai singoli consiglieri comunali del comune di Chieti nei primi 18 mesi di mandato Di Primio bis, periodo di riferimento Luglio 2015- Dicembre 2016, emerge, in maniera palese, un inquietante quadro del “ grigiore” che regna sovrano all’interno dell’Assise Civica comunale”.
Così in una nota il responsabile di Giustizia Sociale per le attività Sportive e Sociali Michele Di Paolo, che aggiunge: “Se i partiti importanti di riferimento nazionale, che esprimono in consiglio comunale diversi consiglieri, addirittura fino a 7, non riescono tutti insieme a fare la metà dell’attività posta in essere da un movimento locale “monogruppo” come Giustizia Sociale, c’è evidentemente qualcosa che non torna e, allora, è lecito chiedersi qual’è oggi la mission dei partiti tradizionali e, soprattutto, qual’è la motivazione che spinge alla rincorsa frenetica alla candidatura se poi, una volta eletti, non si ha nessuna voglia di lavorare per il bene della città. Ma, ancor più, desta sconcerto, imbarazzo e inquietudine la creazione spontanea gruppo bipartizan dello “zero assoluto”, divenuto di fatto il primo raggruppamento in consiglio comunale con nessuna attività istituzionale svolta, facendo registrare 0 mozioni, 0 ordini del giorno,0 interrogazioni e, per tanti anche un imbarazzante 0 interventi sui punti portati in discussione. Dati che certificano ancora una volta che a parlare sono tutti bravi, ma la differenza è nei fatti, anzi nei numeri. E allora ben vengano i numeri che mettono in luce l’attività di chi è stato delegato a rappresentare e gestire la cosa pubblica, perché i cittadini devono sapere chi lavora e s’impegna e chi, invece, siede in consiglio comunale solo per scaldare la poltrona”.
“In tal senso – conclude Di Paolo – capita a fagiolo lo stimolo fornito appena pochi giorni fa da un movimento cittadino a difesa di Chieti che ha chiesto a gran voce, in una conferenza stampa, più impegno dei politici e delle istituzioni a favore della città. Un messaggio chiaro e forte, soprattutto perché lanciato da un gruppo nato senza bandiere di partito e senza colori politici, che ha il sapore di un vero e proprio avvertimento nei confronti di chi ozia in consiglio comunale. Noi di Giustizia Sociale siamo orgogliosi di poter camminare a testa alta perché il nostro dovere e il nostro impegno li abbiamo sempre dimostrati e la nostra voce in consiglio l’abbiamo sempre fatta sentire. E di questo ne andiamo veramente orgogliosi”.