Chieti. Questa mattina l’opposizione del Comune di Chieti ha parlato di alcune attività dell’amministraizone comunale teatina, in modo particolare della Teatesrvizi e della piscina comunale.
Sulla piscina comunale, Alessandro Marzoli ha detto che “sulla concessione ci siamo tornati più volte, la determina era lenta. Il giorno prima che scadesse la determina, c’era stata la rassicurazione da parte del sindaco che si sarebbe arrivati a dicembre con la proroga, quindi a dicembre sarebbe arrivato il nuovo gestore. Ora fino al 28 novembre si possono presentare le domande. C’è stato un errore tecnico per il quale i pagamenti per le domande non si possono fare più per via telematica. Il primo punto è che c’è stato il prolungamento per un altro mese, il secondo è che anche per questa stagione si manterrà la stessa situazione per cui c’erano state delle segnalazioni. Tra il 28 novembre ed il 31 dicembre si dovrebbe quindi chiudere la situazione della piscina comunale. Noi siamo fortemente preoccupati. Evidentemente la piscina non è al passo con le strutture del resto del territorio e materialmente ci sono dei rischi per chi ne usufruisce. Noi chiediamo un progetto più ampio, di valore più alto a questa amministrazione. Di questo passo si andrà verso una manutenzione straordinaria con degli interventi che non daranno delle sicurezze. Noi paventiamo una migrazione verso altre strutture migliori e all’avanguardia. Abbiamo invitato sia il sindaco che l’assessore a rivedere questa procedura, ma non c’è stato niente da fare. Non c’è una visione di sviluppo per quell’area e per quella struttura. Da giugno stiamo insistendo su questa situazione”.
Poi Luigi Febo ha parlato della situazione della Teateservizi dicendo che “Marco D’Ingiullo continua ad ignorare i problemi della Teateservizi dicendo che la scorsa amministrazione ha lasciato dei debiti. D’Ingiullo definisce inutile la gestione del 2010, così come quella del 2009 e del 2008. La Teateservizi è vero che deve dare dei soldi (circa 700 mila euro) alla Metis, ma è anche vero che ne deve ricevere 500 mila, dunque c’è un debito ed un credito, quindi non c’è un debito reale, c’è solo una crisi di liquidità. La Teateservizi dovrebbe aprire uno sportello anche a Chieti Scalo, com’è acaduto n passato, dato che nella parte bassa della città si concentra la maggiore popolazione. Se il problema è quello del costo, si può benissimo utilizzare uno sportello comunale, come ad esempio quello di via Ortona”. Poi Luigi Febo ha parlato del Palatricalle dicendo che “non è come dice l’assessore Russo che si deve dare la gestione a tre società (che devono al Comune ancora 90 mila euro tra le varie annate). Il Palatricalle non può essere gestito da società private, è un bene di tutta la città ed è un bene importante. Attualmente c’è una situazione di imbarazzo con una società che fa le pulizie e non c’è una minima ombra di atti ed un’altra che avendo le chiavi, apre e chiude la struttura”.
“Si cerca di lavorare insieme – ha concluso Enrico Iacobitti – e di trovare delle soluzioni comuni per il bene della città. Noi non vogliamo essere un’opposizione che fa polemica ma che trova anche delle soluzioni. Marco Russo quando stava preparando il bando, ci aveva chiesto la nostra collaborazione in modo che non venissero sollevati problemi prima che il bando fosse pronto, ma noi tante volte non abbiamo le carte in mano per collaborare. La stessa cosa vale anche per la Teateservizi, la stessa amministrazione sta naufragando nella gestione di questa società. Tra un altro po’ questa società farà anche servizio ristorazione, ma non porta avanti i servizi istituzionali per cui era stata predisposta, quindi c’è confusione su questa società”.
Francesco Rapino