Chieti. Il capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale a Chieti, Paolo Sisti, ha presentato una mozione urgente per chiedere al Governo e al Parlamento di modificare la norma che prevede la competenza territoriale esclusiva in materia previdenziale ed assistenziale dei Tribunali che hanno sede nei capoluoghi di Provincia, escludendo quindi, con riguardo alla Provincia di Chieti, i Tribunali di Lanciano e di Vasto.
“Con il decreto legge n.98 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 luglio 2011 denominato “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” sono state previste all’art. 38 “disposizioni in materia previdenziale ed assistenziale”- ha spiegato il capogruppo del Pdl Paolo Sisti-. In particolare è stata prevista la competenza territoriale esclusiva dei Tribunali che hanno sede nei capoluoghi di Provincia in materia previdenziale ed assistenziale. In sostanza chi intende proporre in giudizio domanda per il riconoscimento dei propri diritti in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, pensione di inabilità e assegno di invalidità deve presentare ricorso al Tribunale del capoluogo di Provincia in cui risiede e non più ai Tribunali degli altri circondari, nella specie di Lanciano e di Vasto. E’ di tutta evidenza che tale scelta normativa non trova alcuna plausibile giustificazione; il cittadino infatti si troverà costretto a subire un aggravio di costi e di disagi logistici perché non potrà più rivolgersi al Tribunale del proprio circondario; sotto altro aspetto tale scelta comporterà un’ingiustificata diminuzione del carico di lavoro per i Tribunali di Lanciano e di Vasto, prodromica alla paventata e più volte minacciata chiusura dei Tribunali medesimi. Con la mozione presentata –precisa il consigliere Paolo Sisti- chiedo al Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ed alla Giunta Provinciale di rappresentare al Governo ed al Parlamento la necessità di modificare la norma che prevede la competenza territoriale esclusiva dei Tribunali che hanno sede nei capoluoghi di Provincia in materia previdenziale ed assistenziale, salvaguardando il diritto del cittadino di rivolgersi al Tribunale più vicino alla propria residenza e preservando, di conseguenza, l’attività proficua ed efficiente svolta dai Tribunali subprovinciali, come il Tribunale di Lanciano e Vasto e di rideterminare “al ribasso” i costi fissi per l’accesso al processo. Non ultimo – conclude Sisti- il rilievo generale che preoccupa giustamente la classe forense e che riguarda l’esiziale introduzione della c.d. mediazione, che è istituzione mirata a “complicare” i procedimenti civili, più che a deflazionarli, a far lievitare senza plausibile motivo i costi del processo e, in una parola, a rendere sempre più inaccessibile al cittadino il servizio “giustizia”.