Roma. Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, Vicepresidente Nazionale ANCI con delega alla Pubblica Amministrazione, Politiche del Personale e Relazioni Sindacali, nel pomeriggio di ieri, con il Presidente Nazionale ANCI Antonio Decaro, in Conferenza Stampa presso la Camera dei Deputati ha evidenziato la grave situazione in cui versano i Comuni italiani sopratutto dal punto di vista del personale e dei tagli economici, basti pensare che dal 2007 al 2014 i dipendenti sono diminuiti di 63.000 unità e contemporaneamente sono stati annullati i trasferimenti erariali.
“Negli ultimi cinque anni la spesa corrente dei Comuni è scesa del 4,1% – ha commentato il Sindaco Di Primio – mentre quella per il personale si è ridotta di 2,2 mld. di euro, vale a dire meno il 13,5%, una restrizione sproporzionata rispetto alla dinamica del totale P.A. (-11 mld.; -6%). Tutto questo mentre i trasferimenti erariali ai Comuni passavano dai circa 10 miliardi di euro nel 2012 a 1,4 miliardi di euro nel 2015. Una situazione che è andata di pari passo con il progressivo invecchiamento del personale: 10 dipendenti su 100 hanno meno di 40 anni, mentre 60 dipendenti su 100 hanno più di 50 anni. Quanto poi ai dirigenti, uno su 100 ha meno di 40 anni; 75 dirigenti su 100 hanno più di 50 anni e 24 su 100 hanno più di 60 anni. Ad Ascoli Piceno, ad esempio, un terzo dei dipendenti ha tra i 55 e i 59 anni, e il 73% ha più di 50 anni, determinando gravi disagi anche per assolvere alle attività ordinarie di supporto socio-assistenziale nei luoghi colpiti dal terremoto. C’e’ poi il caso di Coriano, 51 dipendenti per più di 10 mila abitanti e quello del Comune di Corato, dove il 64% dei dipendenti ha più di 55 anni, con un’età media di 5 anni più alta di quella nazionale”.
“Il Governo – ha sottolineato il Sindaco Di Primio – chiede rigore a tutti, partendo proprio dai Comuni che negli ultimi anni hanno dovuto sopportare i più evidenti sacrifici ma se dobbiamo continuare a concorrere al risanamento della spesa e al rilancio del Paese, come fatto in maniera evidente fin ora, è necessario avere a disposizione patrimonio umano. Se, ad esempio, – ha proseguito il Sindaco – abbiamo personale non professionalizzato e insufficiente nei Suap, come possiamo pensare di dare risposte immediate e certe all’imprenditore che vuole investire sul nostro territorio? Su questo aspetto chiediamo al Governo di poter avere più forza ovvero di poter scegliere la nostra pianta organica con l’autonomia che i Comuni hanno riconosciuta per costituzione”.
“Sulla questione personale, inoltre, dobbiamo sottolineare un altro aspetto: se è vero che i dipendenti dei Comuni hanno in gran parte una età media di 55/60 anni è altrettanto vero che essi dal 2009 non vedono ritoccato il proprio contratto. Come Anci – ha concluso il Sindaco – abbiamo chiesto al Ministro Madia di prorogare le graduatorie degli idonei in scadenza al 31 dicembre ma sopratutto di sbloccare il turn over per poter rigenerare i Comuni e aiutare i giovani”.