Chieti. Questa mattina, presso il museo “Costantino Barbella” di Chieti, è stato firmato il Patto di Amicizia tra le città di Chieti e Trento.
“Non posso che ricambiare la bellissima accoglienza che mi è stata fatta quando sono stato a Trento – ha affermato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – in cui sono stato accolto veramente con grande affabilità. Chieti e Trento si uniscono in realtà il 3 novembre 1918 quando si instaurò un rapporto di fratellanza tra il popolo trentino ed il 123° Reggimento Chieti. Ricordare dopo tanti anni questo episodio può sembrare anacronistico, ma non è così. Anche perchè in quel periodo si stava completando la geografia dell’Italia unita di cui quest’anno si festeggia il 150° anniversario. Rispetto al dato storico, abbiamo pensato di stringere il Patto di Amicizia con Trento anche per unire le eccellenze delle due municipalità. Ad esempio Trento sotto il punto di vista sanitario è una città molto funzionale ma non ha la Facoltà di Medicina, cosa che Chieti ha”.
Alla firma del Patto di Amicizia, oltre all’ovvia presenza dei due sindaci, Umberto Di Primio ed Alessandro Andreatta, erano presenti i due presidenti dei rispettivi Consigli Comunali, Marcello Michetti e Renato Pegoretti, una delegazione della municipalità di Trento e buona parte dell’amministrazione teatina tra cui l’assessore al Bilancio e alle Finanze Roberto Melideo, l’assessore allo Sport Marco Russo, l’assessore alle Politiche Sociali Emilia De Matteo, l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Colantonio e tanti altri rappresentanti delle istituzioni locali.
“Chieti è una delle città più antiche d’Italia – ha sottolineato il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta – e come tutte le città antiche, è importante ancora oggi. Siamo contenti di poter sottoscrivere questo Patto che è stato ispirato dalle vicende storiche e si è sostanziato con il nostro primo incontro a Trento e con il rispetto reciproco che è scattato subito. Trento è una zona che è stata molto povera ed ha sperimentato il fenomeno dell’emigrazione, fenomeno vissuto anche dall’Abruzzo. Il modo per sopravvivere è quello di essere solidali e aperti. Questo Patto deve essere un arricchimento reciproco, quindi deve essere un’occasione di scambio”.
In città le varie iniziative per celebrare l’evento, continuano per tutta la giornata.
Francesco Rapino