Chieti. La Conferenza dei Servizi per l’esame della Fondovalle Sangro, progetto inserito dalla Regione Abruzzo tra le priorità infrastrutturali, con ben due deliberazioni (nn. 470/2014 e 310/2015), ha acquisito tutti i circa 30 pareri dei soggetti coinvolti, tranne che per il comune di Quadri,
per effetto dell’insediamento del nuovo Consiglio comunale, della Soprintendenza Belle arti e paesaggio, e della Direzione generale Belle arti e paesaggio del Ministero dei beni e delle attività culturale e del Turismo.
L’aggiornamento per l’acquisizione dei pareri mancanti e per la chiusura della Conferenza dei servizi è fissato per i primi di settembre. La dotazione finanziaria complessiva dell’opera è pari a 190 milioni, stanziati con tranche successive, l’ultima delle quali, pari a 78 milioni di euro, a valere sul Masterplan, ai fini del miglioramento geotecnico e geologico di porzioni di territorio interessate.
“Tutto ciò è evidente a tutti” – dichiara il consigliere delegato per i Trasporti e le Infrastruttur, Camillo D’Alessandro – “tranne a chi è passato alla storia per non aver fatto nulla quando doveva e poteva; prima come presidente della Provincia di Chieti e, successivamente, quale assessore improduttivo, oggi solo denunciatario, quale l’attuale, dicente poco docente, Mauro Febbo”.
Secondo D’Alessandro, “per fare le opere ci servono, oltre i pareri praticamente tutti acquisiti, i fondi necessari, tutti reperiti dalle iniziative istituzionali messe in campo dal presidente D’Alfonso, in un rapporto di leale collaborazione con il Governo nazionale”.
Ancora D’Alessandro: “Noi abbiamo stanziato 79 milioni di euro nel Masterplan, a questi si sono aggiunti 62 milioni di euro del decreto Sblocca Italia, che seguono i 30 milioni della Legge di stabilità 2013. Stanziamenti ottenuti per effetto di un lavoro comune delle Istituzioni nazionali e regionali, rappresentate dal Centrosinistra.
Febbo, piuttosto, dovrebbe spiegare perché lui e i suoi amici al Governo nazionale, nei tanti anni di potere, non hanno portato neanche un euro. Mi chiedo quando sarà fatta la gara che cosa rimarrà delle tante cose dette e fatte da Mauro Febbo, che appare sempre più un nemico delle ragioni dell’Abruzzo. Farebbe bene a sfregarsi poco le mani, nella speranza di problemi, perché prima o poi quelle stesse mani le dovrà utilizzare per applaudire”.
FEBBO: ‘D’Alessandro ci aiuti per il bando’
‘L’ex sottosegretario D’Alessandro, anche sul completamento della Fondovalle Sangro, conferma il brutto vizio di questo governo regionale di pavoneggiarsi con il lavoro prodotto da altri ma non sapere coglierne i frutti’.
E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo replicando al consigliere delegato per i Trasporti e le Infrastrutture “che – rimarca Febbo – finge di aver dimenticato che per fu il Governo regionale di Giovanni Pace a stanziare 62 milioni di euro per la variante di Quadri seguendo un iter e un lavoro portato avanti dal sottoscritto allora Provincia di Chieti. Vedo che D’Alessandro bocciato da sottosegretario, ha occupato la poltrona di Balducci nel ruolo di ventriloquo ufficiale del presidente D’Alfonso”.
“Per quanto riguarda i 192 milioni inseriti nel Masterplan per il completamento della Fondovalle Sangro – rimarca il presidente della Commissione di Vigilanza – ben 112 milioni erano stati finanziati dal Governo Berlusconi su istanza dalla Giunta Chiodi attraverso il piano delle opere dell’Anas 2007/2014.
Voglio ribadire poi che il problema alla prosecuzione dell’iter non è dato dalla Conferenza dei servizi ma pesano come un macigno le 147 pagine di prescrizioni e osservazioni del Comitato Via.
Se D’Alessandro è così sicuro che il tutto si chiuderà a settembre, lo invito a dirci una data per la pubblicazione del Bando. Ma temo che non sia in grado e probabilmente incasserà un’altra figuraccia dopo il pasticcio del bando per il dragaggio del porto di Ortona che lo ha visto scaricare le responsabilità sull’amministrazione comunale.
Anche in quel caso, il livoroso D’Alessandro, mi ha accusato di essere nemico della città ma i fatti poi mi hanno dato pienamente ragione”.