Chieti. Il Consiglio Provinciale di Chieti, riunitosi ieri, ha bocciato la richiesta dell’istituzione di una commissione di studio ed approfondimento sulla natura dei debiti fuori bilancio. La richiesta, discussa dopo 3 mesi e mezzo dalla sua presentazione, conteneva per intero le osservazioni elevate dalla maggioranza al primo documento discusso nel Settembre scorso, di cui primo firmatario è Camillo D’Amico, capogruppo provinciale del Pd.
“Alla discutibile coerenza dell’Udc mi fa specie l’opposizione della Pdl” commenta D’Amico “perché questa forza politica, oltre che essersi dichiarata sempre favorevole, ha motivato in consiglio il proprio voto contrario con posizioni contraddittorie e fortemente altalenanti tra i due momenti in cui l’argomento è andato in discussione. La chiarezza da noi richiesta per avere contezza del periodo di maturazione dei debiti, della loro finalità, delle responsabilità politiche e dirigenziali è andata non solo disattesa e delusa ma genererà ulteriore confusione tra i cittadini e prorogherà un’ulteriore posizione di rendita a Di Giuseppantonio & c. per giustificare il nulla di concreto hanno sino a qui realizzato”.
D’Amico aggiunge poi che “abbiamo sempre contestato l’eccessiva superficiale faciloneria con la quale, l’attuale maggioranza di centro destra, ha riconosciuto i debiti fuori bilancio perché sono stati segnalati con un sospetto ritardo temporale sulla loro presunta maturazione ed in quantità allarmante facendo risultare le amministrazioni precedenti a quella Di Giuseppantonio & c. solo come produttrici di spese folli. Noi abbiamo sempre raccomandato prudenza ed attenzione ma non siamo mai stati ascoltati. Nella seduta odierna un fatto nuovo si è palesato quando, ben 48 ulteriori debiti fuori bilancio proposti al consiglio per essere riconosciuti, sono stati rinviati alla commissione consiliare Bilancio per i necessari ed ulteriori approfondimenti. E’ un atto che apprezziamo perché rende giustizia, per la prima volta, alle nostre sollecitazioni; molte ipotesi portavano parere contrario dei revisori dei conti e, lo stesso presidente Di Giuseppantonio, ne ha riconosciuto l’utilità. Meglio tardi che mai! Quando abbiamo detto di essere disponibili ad assumerci, di fronte ai cittadini amministrati, la nostra eventuale parte di responsabilità sulla difficile situazione finanziaria dell’ente, il centro destra ha pensato bene di essere sordo alla sfida e di continuare nella solita giaculatoria di dare addosso a Coletti & c.; ora hanno buttato la maschera e, se da una parte, continuano ad opporsi a fare chiarezza, dall’altra, una parte più attenta e sensibile della maggioranza raccomanda alla commissione consiliare prudenza prima d’inviare le pratiche in istruttoria all’attenzione dell’assise per la deliberazione definitiva. Una schizofrenia politica di una coalizione confusa, divisa e già logora al proprio interno che naviga a vista e non riesce a dare risposte concrete alle tante problematiche si elevano dal territorio”.