Francavilla al Mare. “Francavilla quest’anno non ha ottenuto la bandiera blu che, ricordiamo, la Fee, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale) assegna secondo criteri ambientali e turistici ben definiti tra i quali la qualità delle acque di balneazione ma anche la depurazione delle acque reflue, la gestione dei rifiuti, la regolamentazione del traffico veicolare, la sicurezza ed i servizi in spiaggia”.
Si legge così in una nota dell’Aca che prosegue: “Prima di prospettare azioni risarcitorie che potrebbero rivelarsi illusorie, sarebbe opportuno verificare in concreto quali sono le effettive responsabilità e vedere se ciascuno degli Enti abbia fatto tutto il possibile e quanto di propria competenza per evitare la perdita della bandiera blu. L’Aca, dal canto suo, è intervenuta tempestivamente per porre rimedio alle rotture e ai problemi che si sono verificati l’estate scorsa, con i tempi e i mezzi necessari agli interventi. La bandiera blu, è bene precisarlo, negli ultimi anni è stata assegnata dalla Fee non a tutto il litorale di Francavilla ma solo a un tratto di costa, che è quello del Lido Alcyone. I Comuni quando presentano la candidatura, devono allegare i “risultati delle analisi di qualità delle acque di balneazione delle ultime quattro stagioni balneari”. Quattro stagioni, non l’ultima. E il punteggio più rilevante, tra quelli necessari per ottenere la bandiera blu, viene attribuito alla gestione dei rifiuti (da 0 a 209), poi al turismo (da 1 a 10,5) e alla spiaggia (5-13,5)”.
“Raccolta differenziata che sfiora il 70 per cento: record mai prima raggiunto in città. Presenze turistiche che dal 2011, per tutti i tre mesi estivi, hanno fatto registrare numeri mai visti prima. Spiagge attrezzate, con aree dedicate anche per gli animali d’affezione. Senza dimenticare che, grazie all’impegno portato avanti dall’Amministrazione Comunale in virtù dell’operazione ‘mare limpido’, i dati relativi alla qualità delle acque, quest’anno, sono eccellenti come mai in passato”. Lo dichiara il Sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, che spiega: “Non capisco, dunque, certe dichiarazioni da parte dei vertici ACA. Dichiarazioni assolutamente strumentali, totalmente lontane dalla realtà e prive di fondamento, che altro non sembrano che sterili e deboli giustificazioni ai ritardi e alle inadempienze con i quali la stessa Azienda acquedottistica ha messo riparo ad una situazione, quella dei due depuratori cittadini, conosciuta da tempo dagli stessi vertici ACA, poiché segnalata più e più volte dagli uffici comunali, e per la quale sono anche in corso delle indagini”.
“Tant’è – spiega al riguardo il primo cittadino – che, nel corso della passata stagione estiva, a Francavilla si sono verificati quei problemi che di fatto ci hanno escluso dalla Bandiera Blu 2016 solo ed esclusivamente nei tratti di mare antistanti i due depuratori; mentre le altre zone della città sono risultate in pratica perfettamente balneabili. Piuttosto che affaccendarsi in contratti onerosi e superflui quali quello dell’esperto di comunicazione, l’ACA avrebbe potuto investire queste risorse per risolvere tempestivamente i problemi della rete di depurazione o attivare un numero verde efficiente che dia risposte certe, concrete e veloci alle persone, oppure ancora intervenire repentinamente per quanto concerne guasti e segnalazioni degli utenti: tutte questioni che interessano non uno ma migliaia di cittadini”.
“Abbiamo sempre agito tempestivamente a difesa della salute dei nostri cittadini e dei turisti attraverso l’emissione di apposite ordinanze che, quando necessario, vietavano la balneazione in limitati tratti di mare interessati da analisi non conformi, ecco perché non capisco certi atteggiamenti e certe valutazioni completamente al di fuori di ogni contesto. I danni di immagine che la mancata assegnazione della bandiera blu provocano a Francavilla e a tutto il suo indotto turistico-economico – continua il Sindaco Luciani – sono incalcolabili ed è per questo che ribadisco, con forza, l’intenzione di intentare una causa risarcitoria nei confronti dell’ACA”.
“Di Renzo, invece – conclude il primo cittadino -, ci consegna delle dichiarazioni che rappresentano tutta la sua difficoltà e la sua confusione. Mi addossa le responsabilità che sono dell’ACA per poi affermare di risolvere insieme all’ACA i problemi attraverso la Commissione da lui presieduta (che si è insediata prima dell’estate 2015). Oggi l’Azienda acquedottistica ha risolto i problemi causati dalla sua stessa inefficienza e dunque non capisco perché Di Renzo parli di bluff. Il grande bluff lo vedremo il prossimo 6 giugno quando i risultati ci sveleranno chi davvero parla a nome dei cittadini e chi invece per rappresentare se stesso”.