Chieti. “Stiamo lavorando in silenzio da mesi per il Mario Negri Sud, tessendo un reticolo di relazioni che affronti concretamente la situazione del consorzio soprattutto nella definizione in maniera univoca di una collocazione dei finanziamenti da destinare all’istituzione”. Lo ha dichiarato il presidente, Enrico Di Giuseppantonio, che la settimana scorsa ha incontrata il direttore del consorzio, ha avuto uno scambio epistolare con il prof. Silvio Garattini, e si è confrontato con il presidente Gianni Chiodi, e con il suo rappresentante in Consiglio di amministrazione Emilio Nasuti, concordando un incontro ristretto tra i soci del consorzio al fine di ripensare alla struttura e agli obiettivi del Mario Negri Sud, che attualmente è partecipato al 75% dal Consorzio Mario Negri di Milano, al 15% dalla Provincia di Chieti e al 10% dalla Regione Abruzzo.
“Con il direttore generale dell’ente e il responsabile amministrativo del consorzio – ha spiegato Di Giuseppantonio – stiamo studiando le modalità per allargare la partecipazione societaria alle Regioni e Province limitrofe alla nostra ed ai Comuni che potrebbero essere interessati al lavoro di un istituto di ricerca di così grande eccellenza: è la base di quel piano di ampio respiro che discuteremo al tavolo ristretto e che in pochi punti, ma chiari e definiti, contribuirà a delineare l’impegno che le istituzioni coinvolte possono realisticamente profondere per la struttura. Faremo tutto ciò che è nelle nostre facoltà per far proseguire il lavoro del Mario Negri Sud, che costituisce un fiore all’occhiello per il nostro territorio, non solo provinciale, ma anche per l’Abruzzo e per l’intero centro-sud, alla cui fondazione ho contribuito io stesso quando ero amministratore provinciale negli anni Ottanta”.