Chieti. Il trasferimento della gestione dei Servizio Idrico Integrato rappresenta un obbligo di legge non eludibile, nonché un efficientamento gestionale, alla luce della diffida della Regione Abruzzo il cui mancato rispetto esporrebbe, tra l’altro, il Comune di Chieti ad un danno erariale.
Lo ha affermato il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in occasione della seduta di Consiglio Comunale sulla Gestione del Servizio Idrico Integrato a favore dell’ERSII – ATO 4, concessione in uso gratuito ai sensi dell’art. 153 del D.lgs. 152/06, così come recepito dalla L.R. 9/11
“Adempiamo ad un obbligo di legge e rispondiamo alla diffida della Regione Abruzzo – ha evidenziato il Sindaco Di Primio – Chiederemo al gestore che vi sia maggiore attenzione nei confronti del nostro territorio in termini di investimenti. Da subito, intanto, il Comune di Chieti sarà sollevato dall’onere di pagare mutui per oltre 1 milione di euro l’anno che saranno, invece, a carico dell’ACA. Vigileremo affinchè tutto sia fatto nell’esclusivo interesse della comunità teatina. Quanto alle tariffe, la legge prevede il loro necessario adeguamento a quelle stabilite dall’autorità per l’agenzia elettrica, gas e sistema idrico e ciò accadrebbe anche se continuassimo a gestire il servizio in house. Il nostro compito sarà quello di far sì che, all’inevitabile aumento, corrispondano servizi migliori. Aggiungo che il Comune di Chieti non poteva continuare a sostenere un costo di acquisto inferiore al prezzo con cui i cittadini pagano l’acqua. Sono certo che lunedì, licenzieremo un atto che prevederà le cose migliori per i cittadini”.