Vasto. “Nonostante tutto, l’evento dello scorso 25 aprile contro la petrolizzazione dell’Adriatico ha dimostrato che i cittadini non si sono ancora arresi a Ombrina Mare, alle multinazionali del petrolio e alla politica che avvalla i loro disastrosi progetti”. Si legge così in una nota del Movimento 5 Stelle di Vasto.
“Per prima cosa – prosegue la nota – è doveroso ringraziare la Grotta del Saraceno per la splendida accoglienza e per la grande disponibilità. I ringraziamenti vanno anche ai nostri portavoce parlamentari e regionali, nonché ai rappresentati delle varie associazioni ambientaliste. Nella lista dei ringraziamenti ci sarebbe piaciuto includere albergatori, balneatori e commercianti, ma purtroppo, a dispetto dei nostri inviti, sono stati latitanti. Un’assenza paradossale, visto che si tratta proprio delle categorie che saranno direttamente più colpite dalle trivelle nell’Adriatico: quante persone preferiranno infatti andare in vacanza altrove, dove non ci sono piattaforme petrolifere a pochissimi chilometri dalla spiaggia? Non è sufficiente decantare la bellezza della nostra terra e lanciare maledizioni contro le trivelle sui social network: bisogna farsi vedere di persona e metterci la faccia quando è il momento di lottare”.
“Il nostro percorso di protesta – conclude la nota – continua e il 23 maggio prossimo ci sarà una grande manifestazione a Lanciano. Rinnoviamo il nostro invito a chi è stato assente sabato scorso, ricordandogli che non si tratta di una battaglia che appartiene solo al M5S, ma di una ribellione civile e democratica che coinvolge diverse associazione locali e nazionali. Fermare le trivelle nell’Adriatico significa salvaguardare gli interessi della salute, dell’ambiente e dell’economia del nostro territorio, cioè gli interessi di ognuno di noi”.