Sembrava dovesse essere lui il volto alle amministrative del 26 maggio e invece è tutto da rifare, con il secondo dietrofront dopo quello del sindaco uscente Marco Alessandrini.
“Sono 25 anni che anche fuori dalla politica in senso stretto, mi batto per la unità, anche culturale, del mondo riformista e progressista. A tanto mi sono dedicato e continuerò a dedicarmi in assoluta libertà ed autonomia di pensiero e comportamento, coltivando rigorosamente virtù etiche e dianoetiche”, scrive Ciofani.
“Con la passione per l’impegno pubblico che mi ha sempre animato”, chiarisce ancora, “avevo dato la disponibilità per la candidatura a sindaco del centrosinistra, pur nelle difficili condizioni date, purché sul mio nome convergesse una larga coalizione ispirata a valori democratici e riformisti. Prendo atto che cosi’ non e’ stato, senza, peraltro aver avuto la possibilità di incontrare, almeno una volta, la colazione che discute. Devo dunque ritirare la mia disponibilità alla candidatura – prosegue – e favorire le forze politiche per una rapida individuazione di un candidato capace di ottenere il piu’ largo consenso possibile. Ringrazio quanti hanno ritenuto di aprirmi le porte ad una partita che consegna, innanzitutto, onore e prestigio e per amore della mia citta’ auguri al centrosinistra di tornare nuovamente al governo di Pescara”.
Saltato intanto il tavolo di ieri sera per trovare un’intesa. Oggi altri incontri sono previsti nella coalizione, ma se la spaccatura interna al Pd dovesse non trovare un punto di convergenza non è escluso che il nome del candidato sindaco arriverà direttamente da Roma.