Pescara. La senatrice M5S Margherita Corrado, membro della Commissione Cultura, si associa alla richiesta delle sezioni locali di Italia Nostra e dell’Archeo Club inoltrata alla giunta Masci per destinare alla fruizione pubblica il campo Rampigna “una gloriosa pagina di storia recente di Pescara che potrà essere narrata e documentata per immagini nell’ambito del futuro parco archeologico”.
“L’obiettivo”, afferma la senatrice, “è farne un parco dove promuovere la conoscenza della storia dell’abitato, dalla romana Ostia Aternum alla città viceregnale e moderna”.
“Poiché l’Amministrazione sembra muoversi in direzione opposta, e, nonostante il conclamato rischio archeologico, ha finanziato un progetto di rifacimento dello storico campo di calcio”, prosegue Corrado, ” ho fatto istanza di accesso agli atti presso il Ministero Beni Culturali per leggere le valutazioni della competente Soprintendenza ABAP”.
“Un recente sondaggio”, ricorda la pentastellata, “ha dato risultati inequivocabili: i pescaresi appoggiano l’ipotesi di una destinazione culturale, poiché alla presunta necropoli romana già ipotizzata in letteratura si aggiungono oggi i resti del bastione San Vitale della fortezza cinquecentesca messi in luce durante i lavori della rete ferroviaria in prossimità del Campo Rampigna.
“Qualche giorno fa”, conclude la senatrice, “ho ricevuto una telefonata dal RUP del progetto comunale che, dicendosi vittima del presunto stop/rallentamento provocato dalla mia richiesta (non ancora evasa), si è lasciato andare a rimostranze varie anche nei confronti dei cittadini e delle associazioni culturali, colpevoli, a suo dire, di non avere scavato nell’area durante gli ultimi vent’anni. Ho rassicurato il ‘malcapitato’ che un’istanza di accesso non incide, di per sé, sulla tempistica dei saggi di scavo già programmati, pare, dalla Soprintendenza di concerto con il Comune, né sulle decisioni finali inerenti la tutela di quanto eventualmente sarà riportato alla luce. Rendo pubblico l’episodio, però, e l’ho già segnalato al dicastero di Franceschini, perché mi fa specie che una siffatta telefonata sia partita non dall’utenza del RUP ma dal telefono fisso dell’ufficio del responsabile del Dipartimento Tecnico Servizio Impianti Sportivi del Comune di Pescara”.