Pescara. Si è chiuso con un intervento in consiglio comunale, l’ultimo della sua amministrazione, l’attuale cammino politico del sindaco di Pescara Marco Alessandrini, intenzionato a ritirarsi dall’assise civica.
“Quarant’anni fa il giornalista Beppe Viola sotto la neve a San Siro chiese a Gianni Rivera: si puo’ dire che la vita ti sia passata tra i piedi: hai calpestato qualcuno? Mi sono posto questa domanda tante volte. Questa e’ stata per me un’esperienza importante da tanti punti di vista, non ultimo lo scrutare da vicino l’animo dell’essere umano. Questi non sono palazzi di mano, ma luoghi di uomini e donne e se mi e’ capitato di calpestare qualcuno e’ perche’ quando giochi ti muovi e corri e questi rischi li corri. Entrando qui oggi mi hanno chiesto se avessi accumulato piu’ gioie o piu’ amarezza, la mia risposta e’ stata piu’ gioie”. Questo il messaggio che ha utilizzato per il suo saluto al Consiglio.
“Quando sono partito”, ha ricordato, “ho citato l’Elogio della mitezza. Detesto le seriose ostentazioni dell’io, io, io io. Bisogna recuperare la dimensione della misura in primo luogo e poi del noi. Mi verrebbe da dire che si chiude qui la nostra pagina in Comune, e’ finito il tempo di deliberare insieme. Andate avanti voi, io non vi lascio soli perche’ la mia eredita’ sara’ censita in un documento amministrativo”, ha aggiunto.
“Sono sicuro che chi verra’ dopo di me- ha detto ancora Alessandrini- avra’ una vita difficile, e’ il ruolo, ma non dovra’ preoccuparsi di salvare la baracca dal disastro finanziario – ha sottolineato volendo ricordare lo stato di predissesto in cui ha trovato il Comune al momento del suo insediamento cinque anni fa.
“Guardo con un sorriso divertito la campagna elettorale so che servizio di fantasia è”, ha poi proseguito, “La campagna elettorale e’ la poesia, mentre l’amministrazione e’ prosa: ti devi confrontare alla ricerca di soluzioni spesso non belle. Penso che in questo luogo seppure vi abbia assistito a qualche basso stratagemma, piu’ spesso ci siamo trovati per buone cause cercando di dare il nostro contributo io intendo ringraziare tutti: maggioranza e opposizione. Pertanto ad alleati e avversari giungano i fervidi auguri del sindaco uscente per un radioso avvenire. Ai miei naturalmente per un successo politico agli avversari, mai nemici, gli auguri personali per cio’ che riservera’ loro il futuro”.