Pescara. “La giunta Masci ha perso tempo prezioso per la concessione di ulteriore suolo pubblico a bar e ristoranti: l’esenzione totale, prevista dal nuovo decreto, è una ulteriore agevolazione, ma a invarianza di bilancio era possibile avviare fin da marzo le procedure per l’ampliamento di spazia. Ma incredibilmente si sottrae al confronto con le associazioni di categoria sul tema degli orari: pensare di far chiudere bar e ristoranti a mezzanotte in piena estate vuol dire vanificare ogni tipo di concessione di suolo pubblico e bruciare i tentativi di ripresa economica”.
Lo affermano i consiglieri comunali di centrosinistra Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli.
Replica il presidente della Commissione Attività Produttive Fabrizio Rapposelli al termine della seduta odierna nella quale sono intervenuti, virtualmente, il Presidente della Confesercenti Gianni Taucci, Riccardo Padovano in rappresentanza dei Pubblici esercizi di Confcommercio, Carmine Salce per la Cna e Barbara Lunelli rappresentante della Confartigianato: “Oggi la Commissione ha aperto il Tavolo di confronto ascoltando i rappresentanti delle Associazioni di categoria. Domani sentiremo i Comitati dei cittadini, con l’obiettivo di favorire l’individuazione di un punto di incontro utile al riavvio della città per l’estate e fissando quei paletti che potranno diventare il punto di partenza della prossima delibera con la quale il sindaco dovrà disciplinare lo svolgimento delle attività per tutta l’estate”.
“Se è vero che a commercianti ed esercenti si chiedono investimenti importanti per tutelare la salute dell’utenza, anche riducendo il volume di affari per la riduzione della clientela, è altrettanto vero che occorre metterli in condizioni di lavorare in sicurezza e tranquillità. Ed è compito dell’amministrazione comunale aprire un confronto sui temi caldi, che significa valutare con attenzione gli orari di attività, tenendo conto di una necessaria turnazione della clientela e collaborando nel garantire il rispetto delle regole all’esterno dei locali, ovvero fuori dal perimetro delle strutture dove il singolo esercente non ha alcuna autorità sul comportamento dei cittadini”, conclude Rapposelli.