Pescara. “Nessuna sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole secondarie, no allo screening straordinario e nessuna quarantena per i docenti delle classi poste in quarantena, che dovranno continuare a recarsi a scuola con il rischio di contagiare altre classi”.
“È la posizione assunta dal Comune di Pescara”, criticata con una nota dal gruppo consiliare Pd, “che nel pieno dell’escalation dei contagi da Covid nei dieci Istituti comprensivi della città ha respinto le proposte contenute in un ordine del giorno presentato dal centrosinistra con il sostegno del Movimento 5 Stelle”.
“Quattro i punti proposti dalle minoranze e bocciate da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e liste civiche di centrodestra”, riferiscono i dem, “la richiesta di rivedere la circolare della Regione con cui viene deciso che i docenti delle classi poste in quarantena non vanno anch’essi posti in quarantena, la richiesta di valutare in via straordinaria la sospensione delle attività in presenza nelle scuole secondarie, l’attivazione di uno screening permanente presso le scuole e di una vigilanza attiva sul rispetto delle norme di sanificazione”.
Problematiche emerse due ore prima del Consiglio Comunale nel corso della commissione Controllo e garanzia convocata dal presidente Piero Giampietro (Pd) con l’audizione dei rappresentanti sindacali Nicola Trotta (Flc-Cgil), Elisabetta Merico e Luca Puglielli (Cisl Scuola), Fabiola Ortolano (Uil Scuola) e Mario Cavalcanti (Gilda Unams), “fortemente allarmati per la decisione della Regione di escludere i docenti dalla quarantena proprio nel cuore dell’escalation di contagi nelle scuole pescaresi”, riferisce il Pd.
“La situazione nelle scuole pescaresi si sta aggravando ora dopo ora e abbiamo proposto un ordine del giorno di buon senso che proponeva di adottare misure straordinarie che non possono limitarsi alla sola chiusura dei plessi che, fra l’altro, non coincide con la quarantena Asl”,spiega la consigliera Stefania Catalano che, a nome dei gruppi di centrosinistra Pd, Lista Sclocco Sindaco e Pescara Città Aperta, ha illustrato l’ordine del giorno, “abbiamo anche proposto al centrodestra di sottoscriverlo con noi così da non trasformarlo in un documento di parte: ma la bocciatura dimostra che il centrodestra non condivideva i contenuti del documento. Restiamo basiti di fronte a tanta irresponsabilità dimostrata mentre più di ottanta classi pescaresi sono in quarantena e ce ne sono altre, come ai Colli, che invece non vengono poste in quarantena proprio perché, secondo quanto ci viene denunciato proprio in queste ore dai genitori di Largo Madonna, sarebbero positivi alcuni docenti e bidelli, mentre per la Regione Abruzzo la quarantena si applica solo se ci sono positivi fra i bambini. In questo caso abbiamo già chiesto che si riunisca la commissione Controllo e garanzia del Consiglio Comunale nelle prossime ore anche per capire i tempi e i modi della sanificazione. Ma intanto il centrodestra in Comune ha deciso di respingere la richiesta di aiuto arrivata dai rappresentanti sindacali proprio alla vigilia del tavolo con la Regione nonostante il sindaco sia la massima autorità sanitaria della città e presieda il Comitato ristretto dei sindaci Asl”.
“Questi non possono essere temi sui quali dividersi– aggiunge il consigliere Pd Marco Presutti – la scuola a Pescara è diventata drammaticamente la principale emergenza sanitaria e tutto l’Abruzzo guarda con preoccupazione al caso rappresentato dalla nostra città: di fronte a questa situazione emergenziale il centrodestra fa spallucce e si scarica di dosso ogni responsabilità pur di non disturbare i grandi manovratori in Regione. Ribadiamo che a Pescara sarebbe necessario un intervento straordinario che sospenda la didattica in presenza per le scuole secondarie, attivi uno screening permanente nei plessi e non abbandoni i docenti al loro destino”.