Pescara. “Lavori di cablaggio realizzati in maniera approssimativa e con tempi di ripristino del manto d’asfalto biblici, addirittura quattro mesi, lasciando dunque le strade di Pescara in una condizione di degrado e di abbandono, pericolosi anche per la circolazione viaria”.
Sono Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia, e Vincenzo D’Incecco, consigliere comunale della Lega, a chiedere al sindaco Alessandrini “la costituzione immediata di una task force interna incaricata sia di verificare in modo costante lo stato dei lavori, sia di coordinare gli interventi in corso, al fine di evitare che il Comune stesso vada a riqualificare una strada che magari, dopo appena due settimane, verrà di nuovo scavata per l’installazione della fibra ottica”.
I lavori, pianificati di recente, andranno avanti almeno per i prossimi due anni, al fine di coprire tutto il capoluogo adriatico, e sul caso nella giornata di oggi si è svolta la commissione Lavori Pubblici presieduta dal consigliere Piernicola Teodoro, aperta ai rappresentanti della ditta che sta provvedendo ai lavori, al fine di avere il quadro dello stato dell’arte e dei lavori in itinere, già avviati per il ripristino dei cantieri aperti.
“Con i responsabili della Open Fiber si è fatto il punto dei lavori in corso – riferisce Teodoro– Si tratta di lavori che serviranno a fornire maggiori servizi in termini di moderne tecnologie alla città che ne usufruisce, ma in quanto capillari, portatori di disagi per via dei cantieri, soprattutto nelle zone più frequentate. Durante la commissione si è ribadito, proprio per eliminare il più possibile tali disagi, l’esigenza di anticipare i tempi rispetto a quanto consentito dalla Delibera di Giunta n. 623 del 22 settembre 2017, che prevede una fase di assestamento dello scavo, ragione per cui i tagli non vengono riparati immediatamente e la ditta si è detta favorevole a tale razionalizzazione dei tempi, anche alla luce del fatto che a mezzo delle società subappaltatrici ha iniziato da subito i ripristini stradali”.
I responsabili hanno anche spiegato il tipo di ripristino che sarà effettuato, che sarà di un metro di dimensione laddove si tratti di uno scavo lineare (50 centimetri per lato oltre lo scavo), mentre sarà di due metri laddove si tratti di uno scavo curvilineo o in alcuni casi pari a metà carreggiata.