Chieti. “Accuse brandite con assoluta disinvoltura senza preoccuparsi minimamente di verificare un attimo prima la realtà dei fatti”: non si fa attendere ed è durissima la replica del direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, Vincenzo Orsatti, al sindaco di San Salvo che ha accusato l’Azienda di interruzione di pubblico servizio per la mancata sostituzione di un pediatra andato in pensione.
“Il dottor Jaber Hussein, pediatra di famiglia per l’ambito di San Salvo, è andato in quiescenza lavorativa dal 1° febbraio – spiega Orsatti, che le azioni intraprese le mette nero su bianco in una lettera di risposta ufficiale indirizzata al primo cittadino – e, da quella data, la continuità assistenziale pediatrica per gli assistiti che aveva in carico è stata assicurata da Antonio Festa e Umberto Muzii, pediatri di famiglia già associati con lo stesso Jaber. Questi hanno garantito il servizio utilizzando il medesimo ambulatorio del collega andato in pensione. A partire poi dal 18 febbraio il professionista è stato sostituito da Anna Maria D’Antuono, che ha ricevuto un incarico a tempo determinato di un anno e, comunque, fino alla copertura della zona carente di assistenza pediatrica di base, come avviene di prassi ogni qualvolta si verifica una cessazione dal servizio. Non si è creato, dunque, alcun buco assistenziale, non ci sono state negligenze né inefficienze da parte dell’Azienda. Per amor di verità e rispetto dei ruoli, sarebbe bastato informarsi prima di imbracciare la lancia”.